Che la si chiami malattia mano bocca piede, bocca mano piede o piede mano bocca, cambia poco, è un unico disturbo: una infezione virale, come tale può creare vere e proprie epidemie tra i bambini piccoli, in modo particolare coloro che frequentano la scuola materna o la primaria. Nemmeno i più grandicelli e addirittura gli adulti ne sono immuni. Fastidiosa ma non pericolosa, si cura con riposo e con qualche farmaco sintomatico.
La malattia mano bocca piede è dovuta al virus della famiglia dei picornaviridae del genere enterovirus come il coxsakievirus A16 e l’enterovirus EV71. Si tratta di agenti virali che diffondono dal contatto con l’ambiente esterno, sopravvivono a lungo all’interno dell’organismo umano anche senza rivelare i sintomi, solo successivamente, con molta probabilità per un abbassamento delle difese immunitarie, mostrano i loro segni. La malattia, come dice il nome stesso, è caratterizzata da eruzioni cutanee simili a vescicole, si presentano tipicamente sui palmi delle mani, sulle piante dei piedi sulle labbra e all’interno del cavo orale. Può essere presente un rialzo della temperatura intorno ai 38°. I bambini ne sono i più soggetti, tanto è vero che possono di tanto in tanto verificarsi vere piccole epidemie, come quelle che si stanno verificando in questi giorni nell’hinterland milanese. La malattia è fastidiosa perché le vescicole possono anche ulcerarsi e causare dolore.
La malattia mano bocca piede di solito si risolve spontaneamente nel giro di qualche giorno, senza lasciare segni visibili. Le complicanze sono praticamente inesistenti, considerando che i bambini sono generalmente sani e ben seguiti. Non occorre assumere antivirali o altri farmaci, a parte un antipiretico: paracetamolo o ibuprofene pediatrico, nel caso in cui la febbre salga un po’ di più. L’antipiretico può anche aiutare il senso di intorpidimento e di malessere generale. Per il fastidioso prurito, dietro consiglio del pediatra è possibile assumere qualche goccia di farmaco antistaminico. Per il resto, è opportuno tenere il bambino protetto in casa per evitare di diffondere il contagio da contatto. I bambini dovrebbero riposare il più possibile, giocando tranquilli in casa o sfogliando qualche libro, così da permettere all’organismo di superare la malattia.
Poiché le vescicole nell’area della bocca sono dolorose, è opportuno proporre alimenti morbidi e non troppo caldi: yogurt, puree di patate, di zucca o di altre verdure, brodo, tè o latte lasciati raffreddare, riso bollito, il tutto a temperatura tiepida. I succhi di frutta vanno bene a patto di diluirli con acqua. Le spremute di agrumi per la loro proprietà acidula possono causare bruciore, per questo andrebbero quindi evitate per qualche giorno. È comunque importante far assumere al bambino una adeguata quantità di liquidi perché il pericolo maggiore è la disidratazione, dovuta alla difficoltà di deglutire. È quindi bene capire se il piccolo rischia di disidratarsi: un metodo visibile e controllare il pannolino, se resta asciutto a lungo vuol dire che viene prodotta poca urina e quindi il bimbo ha bisogno di liquidi oppure se è pallido con il viso segnato e se è debole e poco reattivo. Per scongiurare questo rischio è bene somministrare al bambino liquidi in piccoli sorsi, con il cucchiaino oppure, se è più grandicello, con l’aiuto di una cannuccia.
Lina Rossi
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