“Visita la mia città”
24 Settembre 2003
La prima ecografia
2 Ottobre 2003

La diagnosi precoce aiuta

Condividi sui social

Nella cura del diabete è fondamentale intervenire subito e con la terapia più adeguata al bambino.

Il diabete è provocato dalla incapacità del pancreas di produrre un importante ormone: l’insulina. La mancanza o l’insufficiente presenza nel sangue di questo ormone causa l’eccessivo aumento di zucchero (glucosio). Il diabete infantile non è come quello degli adulti. In quasi tutti gli adulti il diabete è curabile semplicemente con una particolare dieta o attraverso farmaci per via orale (diabete non insulino dipendente).
Il diabete infantile, invece, è curabile solo ricorrendo a più iniezioni di insulina ogni giorno (diabete insulino dipendente). Una terapia non appropriata del diabete nel bambino può provocare poi nell’adulto seri danni a livello della vista, a livello renale e neurologico.

Per questa ragione una diagnosi precoce si rivela di primaria importanza. L’iperglicemia, infatti, ha un effetto tossico sulle cellule beta del pancreas e quindi favorisce un aumento della velocità della loro distruzione. Il bambino viene affidato alle cure del diabetologo pediatra che valuta attentamente il suo stato complessivo di salute attraverso specifici esami del sangue che permettano di evidenziare eventuali carenze determinate dal diabete.
Questa fase è forse la più difficile da affrontare per il bambino: esami del sangue, punture, fleboclisi. Una volta risolto lo scompenso metabolico ed aver riportato la glicemia impazzita a valori normali, si passa alla seconda fase del trattamento: mantenere i valori glicemici prossimi alla normalità, programmando una terapia a lungo termine. I cardini della terapia sono: l’insulina, la dieta, il movimento e un’educazione all’autogestione terapeutica.

Questo schema di terapia dovrà essere proseguito fino a quando la scienza medica non risolverà definitivamente il problema del diabete. Alle porte di questo nuovo millennio si ha l’impressione, comunque, che questo possa avvenire molto presto. Negli ultimi 20 anni siamo passati dalla siringa di vetro a quelle monouso fino allo stilo iniettore (penna) e nel futuro prossimo avremo dispositivi per infusione senza ago. Perciò è fondamentale curare al meglio i nostri piccoli pazienti ed accompagnarli con discrezione e professionalità in questo cammino il cui traguardo è più vicino di quanto si possa sperare al momento attuale.

 

Prof. Francesco Costantino

Registrati o Accedi

Lascia un commento