

La chinetosi, un disturbo non grave che però può rendere davvero problematico un viaggio in auto. Per questo i medici del Bambino Gesù di Roma hanno voluto realizzare una guida sulla sicurezza in auto insieme alla Fondazione ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. Secondo i dati Aci-Istat elaborati da Fondazione nel 2017, in Italia, le vittime della strada sono state complessivamente 3.378 – 80% maschi. Di queste, 43 bambini da zero a quattordici anni. Il motivo è anche legato al mal d’auto. Molti genitori infatti, nel timore che il bambino soffra la macchina, decidono di tenere il bambino in braccio se si lamenta o piange, anziché posizionarlo sul seggiolino. In questo modo lo si espone a seri danni in caso di incidente.
Alcuni bambini soffrono di mal d’auto, mentre altri stanno bene durante tutto il viaggio: questo dipende dalle caratteristiche individuali, poiché certi bambini hanno un senso dell’equilibrio meno stabile e sono più sensibili al movimento dell’auto rispetto ai punti fermi. Inoltre, sono più soggetti al mal d’auto i piccoli che viaggiano raramente rispetto a quelli abituati a spostarsi di frequente. Il mal d’auto è destinato a scomparire spontaneamente con il passare degli anni: innanzitutto perché il senso dell’equilibrio si stabilizza e perché, crescendo, il bambino si abitua a viaggiare più spesso e restare tranquillo durante il tragitto. In genere, dopo la pubertà, il fenomeno è destinato a non presentarsi più, o molto raramente.
I sintomi del mal d’auto sono tipici e molto fastidiosi e possono presentarsi anche subito dopo la partenza: il piccolo avverte all’inizio un malessere generale e assume un colorito pallido.
I genitori devono rendersi conto che, se il loro bambino si lamenta, non sta facendo i capricci, poiché il mal d’auto fa veramente sentire poco bene. In questi casi è opportuno fermarsi, anche un’ora se necessario, fino a quando il piccolo non si sente meglio. Se si è costretti a riprendere il viaggio, oppure se non ci si può fermare perché si sta viaggiando in aereo o in nave, si deve fare in modo che il piccolo stia fermo il più possibile nella stessa posizione, per non disturbare il senso dell’equilibrio. Sarebbe opportuno, se possibile, alloggiare il seggiolino per bambini nella posizione centrale così che possa guardare davanti a sé. Abbassare il finestrino dell’auto per far circolare l’aria o bere qualche goccia di succo di limone sono rimedi di una volta, che possono dare un po’ di sollievo ma non risolvono la situazione. Se il bimbo è soggetto a crisi di vomito, è bene tenere a portata di mano dei sacchetti di plastica per le situazioni di emergenza.
Il rischio del mal d’auto è che il bambino si spaventi, tema di non stare bene e quindi faccia i capricci ogni volta che deve salire in automobile o intraprendere un viaggio, con il rischio che si agiti e peggiori la situazione. E’ quindi necessario evitare al bambino il fastidio del mal d’auto, viaggiare nelle ore in cui il bimbo dorme: al mattino presto, per esempio, oppure nel primo pomeriggio o alla sera, facilita il viaggio. Durante il sonno, infatti, il bambino non soffre il mal d’auto. Inoltre, bisogna che anche da sveglio stia il più possibile fermo e tranquillo. Il giorno della partenza e quello precedente sarebbe necessario che il bimbo evitasse tutti i cibi elaborati e di difficile digestione: no, quindi, a cioccolato, uova, dolci, cibi fritti o unti. Anche il latte, contrariamente a quanto si crede, non va bene, poiché comporta una digestione abbastanza lunga ed elaborata. E’ preferibile far magiare tanti piccoli pasti a base di carboidrati, come pane, pasta, riso, crackers, grissini e biscotti secchi, evitando di bere liquidi, così da limitare il più possibile crisi di vomito.
Giorgia Andretti