bambina ascolta musica
Abbassare la musica di MP3 e smartphone in modo da sentire i rumori circostanti, fare 15 minuti di pausa ogni 90 minuti in discoteca, indossare protezioni uditive in ambienti particolarmente rumorosi come stadi e concerti. Sono alcuni consigli forniti dagli esperti in occasione dell’International Ear Care Day 2015: quest’anno la Giornata Mondiale promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea il legame tra alcuni passatempi rumorosi, amati soprattutto dai più giovani, e i possibili rischi per l’udito. Oggi, infatti, un adolescente su cinque lamenta un disturbo uditivo. Secondo gli esperti, la responsabilità è da attribuire al massiccio utilizzo di MP3 e smartphone, ma anche di musica troppo alta in molte discoteche e pub, oltre che del rumore assordante durante alcuni eventi sportivi.
L’ipoacusia colpisce di più gli anziani
La diminuzione della capacità uditiva o ipoacusia colpisce circa 590 milioni di persone nel mondo, 7 milioni solo in Italia. La perdita uditiva è più frequente nelle persone anziane a causa di un naturale invecchiamento del sistema uditivo. Infatti, più del 40% delle persone tra 60-69 anni di età presenta una forma significativa di ipoacusia e l’incidenza aumenta fino al 90% dopo gli 80 anni. Tuttavia, anche i più giovani possono subire una diminuzione della capacità uditiva e alcuni comportamenti scorretti – come l’uso eccessivo di MP3 e smartphone, ma anche l’esposizione a rumori forti o a musica ad alto volume possono pregiudicare più precocemente le funzionalità uditive. La musica, ad esempio, può superare la soglia dei 120 decibel – soglia del dolore – e, a volte, toccare addirittura la vetta dei 150 decibel, quando i rumori non dovrebbero mai superare i 90-95 decibel. Il volume eccessivo può avere un effetto dannoso sulle cellule nervose sensibili dell’orecchio interno, che sono così indotte a vibrare con intensità eccessiva fino a rompersi e a morire.
Disturbi all’udito, oggi riguardano molti giovani
Il problema è che, oggi, i difetti dell’udito sono sempre più frequenti nei ragazzi, proprio a causa delle cattive abitudini. Per salvaguardare il proprio udito i giovani non devono rinunciare alla musica o a divertirsi con gli amici, ma è sufficiente qualche piccolo accorgimento. Per esempio, è buona norma abbassare il livello della musica del proprio smartphone e ridurre l’uso continuativo di MP3 a non più di 2 ore durante una giornata. Inoltre, quando si è in discoteca o in un locale rumoroso, bisogna rispettare la cosiddetta regola dell’in&out, prendendo una pausa di un quarto d’ora ogni 90 minuti. Può capitare frequentemente, infatti, che all’uscita dalla discoteca i giovani avvertano una sensazione di pienezza o occlusione all’orecchio, associata a rumori e fischi, i cosiddetti acufeni: qualora il disturbo permanesse dopo 16 ore di riposo acustico, è consigliabile recarsi in un ambulatorio medico specialistico per effettuare le verifiche più idonee. In generale, quando si avverte un fastidio uditivo dovuto al troppo rumore è bene sottoporsi a un semplice esame audiometrico della durata di pochi minuti, per valutare l’eventuale disturbo uditivo e individuare così la soluzione migliore al proprio problema.
Lina Rossi