Un nuovo studio pubblicato su JAMA Psychiatry il 24 settembre 2025 aggiunge un’ulteriore preoccupazione a questo elenco, evidenziando un legame significativo tra il consumo di queste bevande e un aumento del rischio di disturbo depressivo maggiore – MDD – particolarmente nelle donne.
Lo studio ha coinvolto 932 partecipanti, di cui 405 pazienti con diagnosi di MDD e 527 individui sani come gruppo di controllo. Lo studio ha rivelato che un maggiore consumo di bevande gassate era associato a un aumento del 16,7% del rischio di MDD e a sintomi depressivi più gravi nelle donne. Ciò che rende questa ricerca particolarmente innovativa è l’identificazione di un potenziale meccanismo biologico alla base di questa associazione. Gli scienziati hanno scoperto che i cambiamenti nel microbioma intestinale, in particolare un aumento dell’abbondanza del batterio Eggerthella, mediavano significativamente questa relazione. Specificamente, l’alterazione del microbioma spiegava il 3,8% dell’effetto sulla diagnosi di MDD e il 5,0% sulla gravità dei sintomi.
La Dott.ssa Thanarajah ha sottolineato l’importanza di questi risultati, affermando: “i nostri risultati si aggiungono alle crescenti prove che un elevato consumo di bevande zuccherate e artificialmente dolcificate è collegato al rischio e alla gravità della depressione, potenzialmente attraverso meccanismi intestino-cervello“. La ricercatrice ha inoltre suggerito che i medici dovrebbero considerare di chiedere ai pazienti informazioni sul consumo di bevande gassate come parte della valutazione dietetica di routine, soprattutto in quelli con o a rischio di depressione. Lo studio ha anche evidenziato differenze di genere significative. L’associazione tra consumo di e MDD era più forte nelle donne, che avevano una probabilità del 17% maggiore di avere MDD rispetto a quelle che ne consumavano meno. Curiosamente, non è stato osservato un effetto significativo negli uomini, sebbene gli autori notino che una proporzione più elevata di donne nello studio potrebbe limitare l’interpretazione dei risultati maschili.
I meccanismi attraverso i quali le bevande gassate potrebbero aumentare il rischio di depressione sono molteplici. La Dott.ssa Thanarajah suggerisce che potrebbero includere picchi di zucchero nel sangue, cambiamenti nel microbioma, infiammazione e persino effetti sul sistema di ricompensa del cervello. “Probabilmente non è un singolo meccanismo, ma una combinazione di diversi percorsi che mediano l’associazione tra bevande gassate e depressione”, ha affermato. Un aspetto particolarmente interessante dello studio è l’analisi dei campioni fecali per valutare l’effetto del consumo di bevande gassate sul microbiota intestinale. Nelle donne, il consumo di era significativamente associato a una maggiore abbondanza di Eggerthella, un batterio precedentemente identificato come potenziale contributore causale all’MDD. Questo effetto persisteva anche dopo aver controllato per fattori come l’indice di massa corporea.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico Guidagenitori.it
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