Il dubbio c’era e adesso una nuova ricerca lo conferma: lo stress costante, nella donna, riduce la possibilità di restare incinta. Causa infatti l’aumento, nel sangue, di sostanze che interferiscono con il corretto svolgimento dell’ovulazione. E il rischio di sterilità può anche raddoppiare. È quanto sostiene una ricerca americana, pubblicata di recente.
Troppo stress, meno possibilità di gravidanza
Lo studio, pubblicato sulla rivista Human Reproduction, è stato diretto dal gruppo della dottoressa Courtney Denning-Johnson Lynch della Ohio State University Wexner Medical Center. Gli esperti hanno effettuato un prelievo del sangue in 500 donne di varie età che cercavano di concepire un bebè, esaminandolo in laboratorio e concentrandosi in particolare sul livello nel sangue di un ormone dello stress, l’alfa-amilasi. È stato notato che le donne con elevate concentrazioni nel sangue di questo ormone avevano una probabilità più bassa del 29% di restare incinte. Di conseguenza, con il passare del tempo, le donne sottoposte a un elevato livello di stress corrono un rischio doppio di infertilità. Inoltre, le situazioni di tensione emotiva elevata e persistente, causano nell’organismo un processo biochimico che innalza i livelli di due ormoni, la prolattina e l’LH, l’ormone che fa maturare i follicoli ovarici. Nella donna, questa situazione causa mancanza di ovulazione e scomparsa delle mestruazioni.
Le cause dello stress
Non sempre lo stress è un fattore negativo. Si tratta, infatti, di una reazione naturale dell’organismo davanti a una situazione che richiede il massimo dell’attenzione e dell’allerta. Un tempo, quando gli esseri umani vivevano in condizioni di vita difficili, si trattava spesso di lotta per la sopravvivenza, come per esempio sfuggire il nemico. Oggi, lo stress intenso si riferisce soprattutto alle situazioni che richiedono impegno fisico e mentale: un colloquio di lavoro, un esame, una prestazione sportiva, perfino un lutto. Lo stress aumenta il livello di cortisolo e di adrenalina nel sangue, due sostanze che si accompagnano a un aumento dell’attenzione e della concentrazione. Questo stress positivo aiuta a rendere meglio ma in contemporanea diventa negativo quando la situazione si protrae troppo a lungo, come succede quando si è costantemente in tensione per una vita professionale troppo intensa. A questo deve essere aggiunto il vivere in un ambiente poco favorevole, come una grande città inquinata e trafficata oltre alla frustrazione di non riuscire ad avere un bambino.
L’importanza di mantenere la calma
Proprio così: anche la preoccupazione e il dolore di non riuscire ad avere un bambino possono generare uno stress negativo che rende ancora più difficile il concepimento. Anche questo tipo di tensione, infatti, genera all’interno dell’organismo quelle reazione biochimiche che portano all’innalzamento nel sangue dell’alfa-amilasi, di prolattina e di LH che interferiscono con la maturazione delle cellule uovo. Tanto è vero che non di rado, quando una coppia decide di non pensare più per un po’ ad avere un bambino, spesso la gravidanza si avvia senza difficoltà, la ritrovata calma riporta l’apparato riproduttore della donna in condizioni favorevoli. Di conseguenza, per la salute riproduttiva, oltre che per il benessere generale, è importante cercare di combattere le situazioni che sono causa di ansia e stress, eventualmente rivolgendosi a uno psicoterapeuta. È anche possibile adottare tecniche di rilassamento come yoga o meditazione, oppure aumentare l’attività fisica. Anche i rimedi omeopatici contro l’ansia possono essere di aiuto.
Giorgia Andretti