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Proteggiamo la pelle dei bambini dal sole

proteggere la pelle dal sole
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Con la primavera i raggi solari diventano più caldi progressivamente, giorno dopo giorno, fino a toccare il massimo tra luglio e agosto. I nostri bambini iniziano finalmente a trascorrere più tempo all’aperto, a indossare magliette a manica corta e pantaloncini. È un beneficio per la salute delle ossa, perché dopo i mesi trascorsi in casa l’organismo ha un gran bisogno di fare scorta di vitamina D. E’ però essenziale difendere la pelle delle braccia, delle gambe e del viso quando i raggi si fanno più intensi. Vediamo come proteggere la pelle dei bambini dal sole, visto che oltre il 50% dell’esposizione ai raggi UV degli esseri umani nel corso della loro vita avviene durante l’infanzia.

Perché i bambini rischiano di più

La sovraesposizione ai raggi solari è più dannosa nei bambini rispetto a quanto lo sia negli adulti perché lo strato corneo più superficiale e più protettivo della pelle è più sottile. Inoltre, la produzione di melanina è ridotta rispetto agli adulti. Speciali cellule situate negli strati più profondi della pelle, i melanociti, producono la melanina, un pigmento di colore scuro che ha la capacità di rendere la pelle di un colore tra il dorato e il bronzo, fungendo proprio da filtro per i raggi ultravioletti. Se però, la melanina  prodotta non viene prodotta in quantità sufficiente o abbastanza in fretta, come succede in generale nei bambini e nelle persone di pelle chiara, i raggi del sole surriscaldano i vasi sanguigni in superficie e i tessuti cutanei stessi. Ecco che compaiono arrossamento e scottature.

Il sole fa bene ma senza esagerare

Grazie ai raggi solari migliorano molte malattie della pelle, come la psoriasi e la dermatite atopica. È grazie all’azione del sole che, nella pelle, viene sintetizzata la vitamina D, favorendo il metabolismo del calcio nelle ossa. Il sole inoltre, fa certamente bene all’umore con la sua funzione di accelerare la produzione di serotonina attraverso la retina. I raggi però, in dosi eccessive, possono avere un’azione negativa sulla stessa pelle. Infatti, gli UVB sono responsabili di eritemi e scottature,  mentre gli UVA causano invecchiamento della pelle, con rughe e macchie. Per questa ragione è essenziale, non appena il bambino inizia ad esporsi a un sole piuttosto intenso, utilizzare un buon prodotto solare. Occorre una dose pari a un cucchiaino da tè per viso e braccia, due per le gambe. In città il resto del corpo è protetto da T-Shirt e calzoncini, ma in vacanza il torace è la zona più soggetta e eritemi e va quindi protetto. La prima applicazione va effettuata almeno 15-20 minuti prima dell’esposizione, quindi, prima di uscire di casa.

Controlla a quale fototipo è la pelle del tuo bambino

È essenziale sapere a quale fototipo appartiene il proprio bambino, per stabilire quali indici di protezione delle creme solari vadano bene per quel tipo di pelle.

  • Capelli biondi o rossi, occhi chiari, carnagione molto chiara con efelidi, estremamente sensibile al sole, si scotta sempre e non si abbronza? Appartiene al fototipo 1. Scegli una protezione molto alta, ossia 50+.
  • Capelli biondi o castano chiaro, occhi chiari, carnagione chiara, spesso con efelidi, sensibile al sole, si scotta con facilità esti abbronzi poco? Il fototipo è 2. Scegli una protezione molto alta, 50+.
  • Capelli sono castani, gli occhi chiari o marroni, la carnagione bruno-chiara, può scottarsi ma si abbronza un po’, appartiene al fototipo 3. Utilizza una protezione alta, vale a dire 30-50.
  • Capelli castano scuro o neri, occhi scuri, carnagione olivastra o scura, si scotta di rado e si abbronza con facilità appartiene al fototipo 4. È comunque opportuno utilizzare una protezione media, 15-25.
  • Capelli neri, occhi scuri, carnagione bruno olivastra, non si scotta e si abbronza intensamente? Appartiene al fototipo 5, ha una pelle resistente ma è opportuno utilizzare una protezione media, 15-25.

Lina Rossi

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