

Quando si parla dei tumori della pelle si pensa sempre al melanoma o basalioma, diffusi e pericoloso. Ma non ci sono solo loro: anche il carcinoma squamo cellulare è un tumore della pelle abbastanza frequente, rischia però di essere sottovalutato perché poco conosciuto. Per questa ragione, il prossimo 22 maggio parte una campagna di sensibilizzazione promossa dalla Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse – SIDeMaST , con il patrocinio di APaIM – Associazione Pazienti Italia Melanoma e Agricoltori Italiani – CIA. L’iniziativa richiama l’attenzione su un tumore maligno della pelle che, secondo i dati più recenti, viene diagnosticato ogni anno a circa diciannove mila persone.
Sarà possibile accedere a screening gratuiti in tutta Italia grazie a SIDeMaST, con visite dermatologiche gratuite in quindici centri ospedalieri e universitari in tutta Italia. ‘Te lo dice la pelle‘, è una campagna nazionale di sensibilizzazione sul carcinoma squamo cellulare cutaneo, una malattia che rappresenta il 20% dei tumori cutanei non-melanoma. Si presenta soprattutto in età avanzata in seguito all’esposizione prolungata e costante ai raggi solari e può essere particolarmente aggressivo. Nella maggioranza dei casi le sedi coinvolte sono il volto, il collo, il cuoio capelluto nei soggetti calvi, le orecchie e gli avambracci. La diagnosi precoce è quindi fondamentale per ridurre la mortalità di questo tumore, il secondo per frequenza e il primo per mortalità.
Oltre alle visite, è importante sapere che certe macchie della pelle strane possono essere una spia del carcinoma squamo cellulare. Attenzione quindi a macchie di colore rosa-rosso o anche brunastre, ruvide al tatto e qualche volta ricoperte da squame biancastre o croste siero-ematiche di pochi millimetri o più ampie. Questo è lo stadio definito: cheratosi attinica, che può essere l’anticamera del tumore ma che spesso viene scambiata per pelle secca. È bene non sottovalutarle, perché tutti i carcinomi squamo cellulari derivano da cheratosi attiniche. La cheratosi attinica è dovuta all’esposizione prolungata e senza protezione ai raggi solari e la quantità pericolosa varia in funzione del colore della nostra pelle. I responsabili sono i raggi ultravioletti – UV – di tipo A e di tipo B, entrambi causano danni da foto-invecchiamento alla pelle. Gli UVA penetrano più a fondo nella cute, fino all’epidermide, danneggiando le fibre collagene e causando rugosità. Gli UVB causano eritemi e arrossamento al derma, lo strato più superficiale.
La cheratosi attinica è molto comune, ma non è da sottovalutare poiché è segnale di rischio di sviluppare forme tumorali invasive, la prevenzione è fondamentale. I filtri solari rappresentano la forma primaria di prevenzione, il prodotto solare deve essere scelto sulla base del proprio fototipo: più chiara è la pelle, più alto deve essere il fattore di protezione. Il prodotto prescelto va applicato qualche minuto prima di esporsi al sole, in modo che possa fissarsi sulla pelle esplicando la sua azione protettiva. Non devono essere trascurate le sono più a rischio: le orecchie, la punta del naso, il cuoio capelluto, soprattutto se i capelli sono radi, il dorso delle mani e dei piedi. L’applicazione va ripetuta dopo due o tre ore, anche prima se ci si è bagnati. L’ideale è applicare la crema tutti i giorni, anche in città, dove in estate il sole è più intenso.
Lina Rossi
Il Covid-19 ha colpito al cuore anche l’economia, tutto si è fermato, pubblicità compresa, l’unica forma di sostentamento per fare e diffondere l’informazione medico-scientifica, obiettivo principale di Guidagenitori.it
I nostri giornalisti, tecnici informatici e tutti gli altri operatori che sorreggono il giornale, continuano a svolgere regolarmente il lavoro per offrire gratuitamente i servizi editoriali, nonostante le difficoltà economiche. Ecco perché il vostro contributo è prezioso.