Niente cellulare a letto: 6 ragazzi su 10 soffrono di insonnia per questo

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Niente cellulare a letto: 6 ragazzi su 10 soffrono di insonnia per questo

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Ha il titolo provocatorio di – Messaggiami, sto solo dormendo – la ricerca condotta dai pediatri della Geisel School of Medicine di Dartmouth, appena pubblicata su Family and Community Health. Uno studio interessante, con risultati inquietanti: il 63% dei ragazzi dai 12 ai 20 anni porta il telefono cellulare nel letto alla sera e si priva di ore di sonno pur di continuare a restare in contatto con gli amici attraverso sms, chat e social. L’indagine è stata condotta su un campione di 454 ragazzi e ragazze, mentre erano in sala d’attesa negli ambulatori medici hanno compilato una scheda sondaggio.

Gli sms impediscono di dormire
La ricerca ha permesso di scoprire che il 57% dei giovani tiene acceso il cellulare nelle ore notturne e che il 45,7% lo usa some sveglia. Il 36,7% messaggia durante la notte e circa l’8% viene svegliato dal suono degli sms in arrivo, faticando a riprendere sonno. È il primo studio, anche se limitato, che valuta quanto il cellulare frammenti il riposo dei ragazzi e conferma quanto già ipotizzato: i telefonini riducono il sonno degli adolescenti, infatti, faticano a riaddormentarsi se svegliati dal bip bip e possono incidere sul livello di attenzione e performance durante il giorno. Secondo altre indagini condotte in precedenza, la presenza del telefonino genera insonnia anche quando sia inattivo, ossia quando un ragazzo non riceva messaggi. È sufficiente infatti la luce dell’apparecchio a causare la cosiddetta – ipervigilanza – interferendo con il naturale rilascio di melatonina, l’ormone che induce sonnolenza. La luce del telefono è più dannosa rispetto a quella, per esempio, di lampade da tavolo o di televisore, perché contiene sfumature di blu che rende più sensibili le cellule della retina inviando messaggi al cervello. Per questo motivo chi soffre di insonnia dovrebbe preferire il classico libro cartaceo all’e-book o al tablet prima di andare a letto.

Dormire fa bene a memoria e salute
Inoltre, tenere il cellulare acceso induce inconsciamente il desiderio di controllare il telefono stesso. Questo stimola le aree cognitive del cervello, inducendolo a restare in uno stato di dormiveglia. Tutto questo è pericoloso per gli adulti, ma soprattutto per i ragazzini e gli adolescenti, le fasi di sonno profondo, chiamate non-REM perché non si sogna, sono essenziali per far recuperare il cervello. In questo modo la memoria si rafforza, le nozioni apprese durante la giornata si fissano nel sistema dei ricordi ed aumenta la concentrazione e la creatività. Inoltre, chi dorme bene è più sano, infatti, in fase di sonno profondo si producono le citochine, sostanze che aumentano l’attività del sistema di difesa dell’organismo. Infine, una buona notte di sonno aiuta a non prendere peso. Studi recenti hanno provato che a un adeguato numero di ore trascorse a dormire corrisponde una minore produzione dell’ormone che avvia il senso di sazietà. Forse quest’ultima motivazione potrebbe essere utilizzata dai genitori degli adolescenti per limitare l’uso dell’amato smartphone.

Sahalima Giovannini

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