Sempre più giovani e sempre più magre. L’anoressia, il rifiuto ad alimentarsi in passato riguardava soprattutto le ragazze tra i 18-20 anni. Oggi gli esperti raccomandano attenzione anche prima dell’adolescenza, verso i 10-12 anni o addirittura prima: alcuni casi infatti iniziano a questa età con la drastica diminuzione prima di alimenti grassi e dolci, poi con la progressiva riduzione delle porzioni anche di alimenti non certo ingrassanti, come carne e verdure. E anche i maschi, un tempo immuni o quasi a questo problema, ora sembrano esserne colpiti anche se in misura minore.
L’anoressia colpisce soprattutto le ragazze e può portare a disturbi di salute, come eccessiva magrezza, soppressione del flusso mestruale e squilibri ormonali. È un disturbo profondo della psiche e sarebbe riduttivo sostenere che la causa principale sia la convinzione di non essere abbastanza magre. È indubbio che le immagini di perfezione fisica, di magrezza come canone di bellezza proposte dai mezzi di comunicazione di oggi possano alimentare la dismorfofobia e quindi l’anoressia che, sebbene sia sempre esistita, la prima anoressica riconosciuta dalla storia è Santa Caterina da Siena, oggi riguarda un numero molto elevato di giovani. Dietro il rifiuto di mangiare, però, si nascondono non solo problemi profondi di non accettazione di sé, ma soprattutto squilibri affettivi e relazionali in famiglia. Come già indicato, l’anoressia in effetti è sempre esistita, basti pensare a tante sante e mistiche medievali che raggiungevano la perfezione dello spirito privandosi praticamente di cibo.
L’anoressia, come altri disturbi alimentari psicogeni è un problema sempre più diffuso e l’esordio è sempre più precoce: negli ultimi anni gli esperti hanno registrato casi anche a 8 – 9 anni. Questo è probabilmente dovuto sia all’abbassamento dell’età puberale nelle bambine, sia al sempre più diffuso impiego dei social network che facilitano confronti con modelli di bellezza irraggiungibili. Come abbiamo detto però, si tratta solo della goccia che fa traboccare il vaso, perché le dinamiche che spingono ai disturbi alimentari solo apparentemente sono limitate alla parte estetica di sé. Per la loro complessità, si tratta infatti di disturbi che richiedono la maggiore collaborazione possibile tra figure professionali con differenti specializzazioni, come psichiatri, pediatri, psicologi, dietisti, specialisti in medicina interna e altri ancora. Il trattamento terapeutico può richiedere tempi diversi e prevede interventi di vario tipo: psicofarmacologico, percorsi nutrizionali, psicoterapeutico individuale CBT. L’impegno e la costanza dei genitori nel seguire la terapia è un elemento indispensabile per la riuscita della stessa.
L’incidenza dell’Anoressia Nervosa è stimata essere di almeno 8 nuovi casi per 100.000 persone in un anno tra le donne, mentre è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi per 100.000 persone in un anno tra gli uomini. L’incidenza della Bulimia Nervosa è stimata essere di almeno 12 nuovi casi per 100.000 persone in un anno tra le donne e di circa 0,8 nuovi casi per 100.000 persone in un anno tra gli uomini. Non sempre la famiglia percepisce immediatamente il problema della propria figlia o figlio ha questo problema. Un dimagrimento improvviso e un diverso comportamento a tavola non devono essere sottovalutati, soprattutto se si protraggono per un periodo abbastanza lungo. Devono insospettire anche i rifiuti a partecipare a uscite al ristorante o a cene in famiglia, insomma i momenti di allegra condivisione che fanno parte della quotidianità dei più giovani. È bene parlarne con il pediatra e mettere eventualmente in atto una attenta sorveglianza.
Giorgia Andretti
Il Covid-19 ha colpito al cuore anche l’economia, tutto si è fermato, pubblicità compresa, l’unica forma di sostentamento per fare e diffondere l’informazione medico-scientifica, obiettivo principale di Guidagenitori.it
I nostri giornalisti, tecnici informatici e tutti gli altri operatori che sorreggono il giornale, continuano a svolgere regolarmente il lavoro per offrire gratuitamente i servizi editoriali, nonostante le difficoltà economiche. Ecco perché il vostro contributo è prezioso.