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Smart-working: le pause sono necessarie

pause smart working
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Così come la Didattica a Distanza ha penalizzato i nostri ragazzi,  lo Smart-working sta penalizzando gli stili di vita dei genitori. Gli orari di lavoro non rispettano più la timbratura del cartellino, le mail arrivano ad ogni ora, finanche alle 11 p.m. e le riunioni si susseguono e sovrappongono. Se a questo si aggiunge il fatto di non uscire più di casa, privandoci della cura personale, quella del tempo della mattina dedicata alla propria immagine, subentrano: trascuratezza in aggiunta alla stanchezza dei tempi ribaltati a pagarne le conseguenze è l’intera famiglia. Per ovviare a tutto questo, è necessario, almeno tre o quattro volte al giorno, di riappropriarsi di pochi minuti dedicati al proprio benessere, alcuni esercizi per un piccolo aiuto.

  • Tra una mail e l’altra o nell’intervallo tra due call, è sufficiente fare quattro o cinque minuti di esercizio aerobico: una camminata veloce intorno al tavolo o nel corridoio sono una buona tattica per calmare la mente. Questo esercizio rilascia le endorfine, le sostanze del benessere, per aiutare a tenere alto il tono dell’umore e la concentrazione.
  • Ascoltare per tre o quattro minuti la musica, possibilmente classica, va bene Mozart o Chopin, ma anche moderna va bene, l’importante non sia con troppo rock, ha effetto rilassante sui neuroni attivi sull’amigdala, la parte del cervello che risponde alla paura. Disattivando questa area si dà più spazio ad altre aree cerebrali distraendo e allentando la tensione.
  • La respirazione controllata è di grande aiuto, spostando appunto la concertazione dal lavoro al proprio corpo è un modo per prendere una pausa oltre ad ossigenare al meglio tutto il corpo. Quindi prestare attenzione al respiro, per quattro o cinque minuti fermarsi ad osservare la propria respirazione mettendo una mano sulla pancia e contando gli atti respiratori: devono essere sei ogni minuto, ovvero un atto completo ogni dieci secondi.  
  • Rilassamento muscolare progressivo, una specie di mini training autogeno di Jacobson, una tecnica per decontrarre la muscolatura, allentando così la tensione muscolare. Si sceglie una parte del corpo: una gamba, un piede, la bocca o gli occhi, si contrae fortemente tutta la muscolatura per dieci secondi e poi rilasciare per altri dieci secondi. Ogni area prescelta va ripetuta con contrazione – rilassamento per almeno dieci volte.  

Se abbiamo tempo possiamo passare ad un’altra area del corpo. Questo esercizio può alleviare anche il mal di testa.

  • Chiunque ha cane o un gatto sa quanto sappiano tener lontana la tensione e irrequietezza e farci sentire più disponibili per gli altri. Accarezzare e giocare, anche solo per cinque minuti, con loro, sembra che faccia abbassare il livello dell’ormone dello stress e rilasciare l’ormone ossitocina, sostanza implicata nello sviluppo della fiducia in sé stessi.
  • Guardare i pesci tropicali librarsi in un acquario in casa ha un effetto rilassante non indifferente, sembra non sia solo la visione dell’acqua ma il lento movimento delle creature marine a infondere il rilassamento. In assenza di un acquario in casa, è di aiuto guardare dei video di scene marine accompagnate da musica rilassante. https://youtu.be/UQRDv3HtmUA    Sono sufficienti solo quattro minuti di visione per allontanare la tensione dello smart-working, così da ricominciare con maggiore concentrazione subito  dopo.

Rossi Lina

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