La quaresima e il digiuno nella Religione Cattolica dal 14 febbraio al 30 marzo
Il digiuno nella religione cattolica è praticato durante la Quaresima, i quaranta giorni che precedono la Pasqua, come preparazione alla Festa della Resurrezione di Cristo. Il digiuno cattolico prevede principalmente due giorni di stretto digiuno, un solo pasto al giorno e astinenza dalla carne: il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. La Quaresima per i cattolici ha un profondo significato spirituale ed è considerata un periodo di preparazione, riflessione e rinnovamento interiore che precede la Pasqua, la festa più importante del cristianesimo, che celebra la Resurrezione di Gesù Cristo. Gli aspetti chiave della Quaresima sono:
- Pentimento: è un tempo per riflettere sui propri peccati e sulle proprie mancanze, chiedendo perdono a Dio e proponendosi di migliorare. Il rito delle ceneri, durante il Mercoledì delle Ceneri, simbolizza proprio questo aspetto di umiltà e riconoscimento del proprio stato di peccatore.
- Digiuno e astinenza: invito a digiunare e ad astenersi dal mangiare la carne in alcuni giorni specifici come segno di penitenza e autosacrificio. Il digiuno è visto come un modo per purificarsi e per solidarizzare con chi è meno fortunato, mentre l’astinenza è un’espressione di autocontrollo.
- Preghiera: La preghiera assume un ruolo centrale durante la Quaresima, come mezzo per avvicinarsi a Dio e meditare sulla vita, morte e resurrezione di Cristo.
- Opere di carità: è anche un momento per praticare la carità in modo più intenso, attraverso atti di generosità verso i bisognosi. Questo aspetto enfatizza il valore della condivisione e dell’amore verso il prossimo, in linea con l’insegnamento cristiano sull’importanza dell’empatia e dell’aiuto reciproco.
- Riflessione e conversione: i cattolici sono chiamati a rinnovare la propria vita in conformità con il Vangelo, cambiando atteggiamenti e comportamenti non coerenti con i valori cristiani.
In sintesi, la Quaresima per i cattolici è un periodo intensamente spirituale che offre l’opportunità di approfondire la propria fede, di riconnettersi con Dio e con la comunità cristiana, e di prepararsi degnamente a celebrare il mistero della Pasqua.
Il digiuno nella Religione Musulmana inizia l’11 marzo e termina il 10 aprile
Il digiuno, o Sawm, è uno dei Cinque Pilastri dell’Islam e assume grande importanza durante il mese sacro di Ramadan. I musulmani si astengono dal mangiare, bere, fumare e dalle relazioni sessuali dall’alba al tramonto. Questa pratica è vista come un modo per purificarsi, avvicinarsi a Dio ed esprimere solidarietà con i meno fortunati. Il digiuno durante il Ramadan è obbligatorio per tutti gli adulti sani, ad eccezioni per i malati, in viaggio, in gravidanza e in età avanzata. Il digiuno si conclude ogni giorno con il pasto dell’Iftar, assunto al tramonto. Le pratiche da osservare durante il Ramadan sono:
- Digiuno o Sawm: il digiuno dal sorgere del sole all’imbrunire è l’aspetto più evidente del Ramadan. Questa pratica è intesa come esercizio di disciplina personale, purificazione e compassione, ricordando ciò che sentono i meno fortunati.
- Preghiera e Lettura del Corano: in questo periodo i musulmani incrementano le loro pratiche di preghiera e recitazione del Corano. In particolare, compiono una preghiera speciale chiamata Tarawih, che viene eseguita nelle comunità dopo la preghiera della sera – Isha. È anche un’epoca in cui molti cercano di leggere e recitare l’intero Corano come atto di devozione.
- Ricordare e Riflettere: è un periodo per riflettere sulla propria vita, rafforzare la propria fede e avvicinarsi a Dio. È un momento per valutare e migliorare il proprio comportamento, le proprie azioni e intenzioni, nonché per aumentare il proprio livello di coscienza spirituale.
- Zakat e Carità – Sadaqah: La Zakat è fare l’elemosina ed è particolarmente enfatizzato durante il Ramadan. La generosità e le azioni caritatevoli sono fortemente incoraggiate in questo mese, con molte persone che scelgono di pagare la loro Zakat annuale o di offrire Sadaqah extra per aiutare i bisognosi.
- Iftar e Suhur: il pasto serale con cui si rompe il digiuno. Questi momenti sono di solito condivisi in famiglia o con la comunità, rafforzando i legami sociali e l’unità tra i credenti.
- Laylat al-Qadr: Le ultime dieci notti del Ramadan sono considerate particolarmente sacre, in particolare la notte in cui si crede che il destino degli individui per l’anno successivo venga scritto da Allah. Questa notte segna l’anniversario della prima rivelazione del Corano a Maometto ed è ricercata attraverso atti intensificati di preghiera, meditazione e lettura del Corano.
In conclusione il Ramadan è molto più di un obbligo religioso; è un periodo di rinnovamento spirituale, di crescita nella fede, di riflessione personale e di riconnessione con la comunità e con Dio. Attraverso il digiuno, la preghiera e le opere di carità, i musulmani cercano di purificare il proprio cuore, di redimere i peccati passati e di guadagnare la misericordia e il perdono di Allah.
In queste due religioni, il digiuno non è solo una rinuncia fisica ma anche e soprattutto un’esercitazione spirituale intesa a migliorare il proprio rapporto con il divino e con gli altri, un tempo per la preghiera, la riflessione e il rafforzamento della fede.
Rossi Lina
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