Il cibo non è percepito dai piccoli come un pericolo per la loro vita, eppure, la quarta causa di perdita della vita nei bambini piccoli è proprio da soffocamento. Il registro degli incidenti stilato dal dott. Dario Gregori, docente all’Università di Padova, rileva un 86% dei casi provocati dall’inalazione di un alimento come corpo estraneo e spesso questo accade in presenza di un adulto.
Cibi pericolosi e regole base
Prima di tutto è bene rinnovare la raccomandazione di non offrire mai cibo ai bambini mentre giocano, camminano o mentre si sta viaggiando in macchina. Quando si mangia bisogna far sedere i bambini a tavola o sul seggiolone, così che l’attenzione viene totalmente concentrata sul cibo e non solo per la sicurezza ma anche per far assaporare le pietanze. Non bisogna mai lasciare solo un bambino mentre sta mangiando e soprattutto i cibi debbono essere offerti ben tagliati a misura per la sua età. La cottura dei cibi, inoltre, dovrebbe essere a vapore, in questo modo viene ammorbidita di molto la consistenza dei vegetali e poi porzionarli in piccoli pezzettini dopo aver accuratamente rimosso eventuali semi o parti estremamente dure come i gambi dei broccoli. Molta attenzione deve essere posta agli alimenti oblunghi e viscidi per la loro capacità di sfuggire di mano, mentre sono in bocca, e scivolare nella trachea, e bene quindi tagliarli affinché venga limitato al massimo il rischio di soffocamento. Tagliare a metà o in più pezzi e comunque nel verso longitudinale: gli acini dell’uva, carote e tutti gli altri vegetali passati al vapore, wurstel, prosciutto crudo, polpettine, fagioli bianchi grandi, frutta secca, pop corn e caramelle. Prima di far bere acqua mentre si mangia, accertarsi che il boccone sia già verso l’esofago: i piccoli non dovrebbero mai inserire insieme liquidi e cibo solidi. Come ultima raccomandazione: prima di offrire cibi solidi accertarsi della capacità di ben masticare del bambino.
Ulteriori regole da non dimenticare
Inoltre è bene evitare le situazioni di rischio, come suggeriscono anche i pediatri in una sere di regole diffuse qualche anno fa e sempre valide.
•Non lasciare alla portata dei bambini oggetti piccoli che potrebbero incuriosirli: bottoni, perline, spille, monete.
•Acquistare giocattoli a norma, adatti per l’età dei figli, facendo attenzione che non si possano rompere o smontare in parti troppo piccine.
•Se avviene un incidente, non farsi prendere dal panico, ma chiamare subito i soccorsi, sia facendo accorrere persone eventualmente nei paraggi che telefonando al 118.
•In attesa di aiuto, praticare le prime manovre di soccorso; in caso di dubbi, si può restare al telefono con l’operatore del 118 per avere precise indicazioni sul da farsi.
•Se il bambino ha più di tre anni, si deve sistemare leggermente prono in avanti con la testa verso il basso; quindi si danno 5 colpi decisi con il palmo della mano sulla schiena, in zona centro-laterale.
•Se così non espelle il corpo estraneo, si deve praticare la cosiddetta manovra di Heimlich: sistemare un pugno sopra l’ombelico, circondarlo con l’altra mano e spingere verso l’interno e in alto contemporaneamente per aumentare la pressione interna al torace e facilitare l’espulsione. La sequenza di colpi alla schiena e manovre va ripetuta fino all’arrivo dei soccorsi.
•Se il bambino è piccolo, cambia la posizione di intervento: ci si deve sedere sistemando il bimbo a faccia in giù sulle gambe, dando colpi sulla schiena dal centro verso l’esterno. Poi deve essere posto su un piano rigido praticando compressioni toraciche simili al massaggio cardiaco. Mai metterlo a testa in giù, non ci sono evidenze di efficacia.
•Se la vittima è incosciente, bisogna aggiungere la rianimazione cardiopolmonare, ovvero fasi di respirazione bocca a bocca alternate a un massaggio cardiaco.
•Una volta superata l’emergenza, è comunque consigliabile sottoporre il bimbo a un controllo medico, per verificare, ad esempio, che non vi sia una polmonite abingestis provocata dal corpo estraneo rimasto nelle vie aeree.
Giorgia Andretti