L’attività fisica, l’alimentazione, il lavoro, i farmaci: piccola guida pratica per adeguare il proprio stile di vita, affrontare senza ansia i nove mesi e assicurare al bimbo una crescita serena.
Una cosa sanno bene tutte le future mamme: la cura del bimbo che sta per nascere inizia con la gravidanza. Nei nove mesi il corpo si modifica e con esso anche alcune abitudini e comportamenti della gestante. Ogni donna, soprattutto se alla prima gravidanza è assalita da mille dubbi su come comportarsi in questi nove mesi. Per lei consigli, suggerimenti, avvertimenti, credenze popolari e soluzioni da parte di tutti, dalle amiche alla mamma, dalla sorella al compagno, sono all’ordine del giorno. Tutti vogliono “dire la loro” a riguardo. Il rischio è quello di dare credito a informazioni imprecise o addirittura infondate, che hanno il solo effetto di rendere la futura mamma ancora più ansiosa. Per fare chiarezza allora vediamo insieme quali sono le precauzioni da seguire in gravidanza, quello che si può e quello che è vietato fare durante i nove mesi.
La gravidanza non è una malattia, quindi se non ci sono controindicazioni particolari indicate dal vostro ginecologo, nei nove mesi si può praticare un’attività fisica senza alcun problema. Praticare uno sport durante l’attesa ha vantaggi innegabili: permette di arrivare al parto in piena forma fisica, aiuta a sopportare la fatica e il dolore del parto, ha effetti benefici sulla psiche, mantiene cuore e polmoni allenati, portando effetti benefici sulla salute della mamma e del bambino. In questo periodo non giovano gli eccessi (e quindi non è indicato l’agonismo), né gli sport che implicano il rischio caduta, né gli esercizi che coinvolgono la muscolatura addominale.
Il fumo si sa è dannoso sempre, ma durante la gravidanza lo è doppiamente, perché oltre alla mamma fa male anche al bambino. I rischi che comporta per il nascituro sono: l’interruzione spontanea di gravidanza, la nascita di un bambino di basso peso (2-300 grammi in meno rispetto alla norma) o prematuro (3-5 settimane), l’alterazione del corretto sviluppo del sistema nervoso. Per la mamma gli effetti della nicotina possono provocare disturbi come sbalzi della pressione sanguigna, irritazione alle vie respiratorie, affaticamento. E’ bene quindi dire addio alla sigaretta subito dopo avere scoperto che si è incinta.
Oltre al tabacco è bene dire addio da subito anche all’alcol, perché questo viene assorbito rapidamente, passando nel sangue della futura mamma e da qui in quello del bambino, più o meno nelle stesse concentrazioni. Di fatto l’introduzione abituale dell’alcol, specialmente se avviene in quantità superiori ai due bicchieri di vino al giorno, potrebbe influire negativamente sulla crescita generale del bambino, provocando problemi al sistema nervoso centrale o un basso peso alla nascita. In caso di assunzione di forti dosi di alcolici poi il feto può accusare la cosiddetta “sindrome alcolica”, responsabile di serie malformazioni, sia fisiche che psicologiche.
Uno dei problemi più presenti alle future mamme è senz’altro il rischio di possibili complicazioni dovute all’assunzione di alcuni farmaci. Non è un segreto, infatti, che esistono medicinali il cui utilizzo è sconsigliato in gravidanza per il pericolo di un possibile danno a carico del feto. L’argomento dei farmaci in gravidanza è delicatissimo da affrontare, specie se ci si trova nel primo e nel terzo trimestre di gestazione. La cosa ideale sarebbe non farne uso assolutamente ma purtroppo non sempre la cosa è possibile. In questi casi è necessario un dialogo costante col ginecologo di fiducia per evitare pericolosi “fai da te” e non incorrere in eventuali malformazioni fetali o intossicazioni. Solo il medico infatti è in grado di valutare attentamente il reale rapporto rischio/beneficio e decidere cosa è meglio fare: se sospendere il medicinale, sostituirlo o continuare ad assumerlo tranquillamente.
Le tinture ai capelli, a meno che non si tratti di prodotti ad esclusiva composizione vegetale, così come le permanenti, sono controindicate in gravidanza, in quanto spesso contengono sostanze acide. Bisogna quindi esaminare con attenzione l’elenco delle sostanze contenute nella tinta scelta prima di procedere all’applicazione. Sono invece ammessi i “colpi di sole”, in quanto non interessano la radice del capello e non arrivano perciò a contatto con la cute e il cuoio capelluto.
Essendo il piacere un fattore di equilibrio psicofisico per la coppia e il bambino (che riceve le sensazioni gradevoli dalla mamma), non esistono controindicazioni all’attività sessuale, ad eccezione ovviamente dei casi di minaccia di aborto, se c’è il rischio di placenta previa (cioè che si stacca), infezioni, infiammazioni o perdite di sangue.
Se non ci sono problemi di salute, si può continuare a lavorare 8 ore al giorno, a patto che il lavoro svolto non sia troppo pesante o richieda di svolgere attività nocive alla salute della futura mamma o del feto (es. lavorare a contatto con sostanze tossiche). In tutti i casi di lavori onerosi è previsto per legge il cambiamento di mansione. Inoltre se si vuole, per la nuova legge sui congedi parentali, oggi si può lavorare fino all’ottavo mese compreso e recuperare il mese di congedo dopo il parto.
Potrebbe capitare durante la gravidanza di avere un diverbio o litigare con qualcuno. Non bisogna preoccuparsi per la salute del bambino: questi episodi (se non violenti) non hanno effetti negativi sullo sviluppo del feto, né provocano le contrazioni. Può essere peggio al contrario controllarsi e reprimere le proprie ansie e preoccupazioni, piuttosto che discutere per pochi minuti e tornare poi ad una situazione di serenità.
Viaggiare in gravidanza si può: l’importante è che vengano eliminate le situazioni disagevoli per la donna. Non sono indicati viaggi lunghi in auto, e se si fanno è bene effettuare diverse soste durante il tragitto per camminare un po’ e sciogliere i muscoli. Si può tranquillamente utilizzare l’aereo e il treno.
Non date retta alle nonne che affermano che in gravidanza bisogna mangiare per due! La donna in attesa dovrebbe guadagnare mediamente il 20% del peso iniziale in tutto l’arco della gravidanza e per assicurare un perfetto benessere e un’ideale crescita al piccolo è sufficiente che la sua dieta garantisca circa 300 calorie in più ogni giorno rispetto a prima. Osservare questi valori ipotetici, tenendo sotto controllo l’aumento del peso, è molto importante per evitare problemi di salute sia alla mamma che al bambino.
Nei nove mesi poi è bene ridurre l’apporto di teina, caffeina e di tutte le sostanze eccitanti (bevande alla cola, cioccolato, ecc.); un apporto corretto prevede un’assunzione di caffè non superiore alle due tazzine nell’arco della giornata oppure di una tazza di tè.
Angela Salini