Il diabete è una malattia cronica e colpisce milioni di persone in tutto il mondo e rappresenta una delle sfide più rilevanti nel campo della salute pubblica. Questa condizione si verifica quando il corpo, per vari motivi, smette di usare efficacemente l’insulina, l’ormone che aiuta a trasformare i carboidrati in energia. Quando il corpo non produce abbastanza insulina o quando le cellule sviluppano resistenza all’ormone, il livello di zucchero nel sangue si innalza, causando una serie di problemi di salute che, se non trattati, possono portare a complicazioni gravi e spesso invalidanti.
Inizialmente, molte persone affette da diabete di tipo 2 non manifestano sintomi evidenti. Questo rende la diagnosi difficile, e spesso la malattia viene scoperta troppo tardi, quando i danni all’organismo sono già avanzati. Le prime manifestazioni di solito sono lievi e facilmente trascurabili, come una sensazione di sete intensa, bocca secca, aumento dell’appetito, frequente bisogno di urinare, anche ogni ora, e variazioni di peso inspiegabili, sia in aumento che in diminuzione. Con l’aumentare dei livelli di zucchero nel sangue, possono comparire altri sintomi come mal di testa, vista offuscata e stanchezza cronica, che indicano un peggioramento della condizione. Se il diabete non viene diagnosticato e gestito correttamente, possono insorgere problemi più gravi. Tra i segnali di allarme ci sono ferite o tagli che guariscono lentamente, infezioni frequenti, specialmente fungine o urinarie, e prurito della pelle, soprattutto nella zona inguinale. Questi sintomi spesso rappresentano un allarme che non si deve sottovalutare, poiché sono segnali di danni sistemici più gravi causati dall’eccesso di zucchero nel sangue.
Il diabete 2 può influenzare anche la sfera sessuale, può danneggiare i vasi sanguigni e i nervi nei genitali, causando perdita di sensibilità e difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo, sia negli uomini sia nelle donne. Un dato allarmante è che circa un terzo delle persone con diabete di tipo 2 sperimenterà qualche forma di problema sessuale nel corso della vita, con percentuali che negli uomini variano tra il 35% e il 70% per l’impotenza. Tra i principali fattori di rischio che si possono controllare:
Questi comportamenti alimentari e abitudini di vita aumentano notevolmente la probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2. È importante adottare uno stile di vita più sano, che includa una dieta equilibrata e regolare attività fisica, per ridurre il rischio di insorgenza della malattia.
Al contrario, ci sono fattori di rischio che non dipendono dalla volontà dell’individuo, come l’etnia, che influisce notevolmente sulla probabilità di sviluppare il diabete: in particolare, persone di origine africana, ispanica, nativa americana e asiatica hanno un rischio più elevato. Anche la storia familiare, con genitori o fratelli affetti dalla malattia, aumenta le probabilità di svilupparla. L’età rappresenta un altro importante fattore di rischio: infatti, dopo i 45 anni, le possibilità di ammalarsi aumentano. Le donne con una storia di gravidanza complicata sono particolarmente a rischio: chi ha avuto diabete gestazionale, ha partorito un bambino di oltre 4,1 kg o soffre di sindrome dell’ovaio policistico, deve prestare attenzione ai segnali di avvertimento e mantenere uno stile di vita sano per ridurre le possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico Guidagenitori.it
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