Lo scorso 3 febbraio l’Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza Sanitaria – ANSES ha emesso un comunicato a proposito della mancanza di dati certi relativamente ai danni biologici che le frequenze utilizzate dal 5G possono provocare sulla salute. Ed è proprio per questo motivo che alcune associazioni attente alla salute stanno chiedendo informazioni sugli effetti del 5G sia sulla terra sia nello spazio.
Affinché possiamo usufruire della connessione WiFi e poter utilizzate il cellulare, i dati devono viaggiare su onde che vengono convogliate da un’antenna all’altra fino ad arrivare, da un punto di partenza, alla destinazione. Le onde sono quindi convogliate in una banda definita che contenere solo un certo numero di connessioni. Oggi le nostre connessioni telefoniche utilizzano il 4G, il passaggio al 5G significa un aumento del numero delle connessioni pari a dieci volte, questo perché le microonde, proprio per essere micro, permettono di poter ospitare più connessioni in contemporanea, il risultato è che saranno connessi molti più dispositivi. Sicuramente la notizia farà pensare: che bello, siamo sempre più tecnologici, ci stiamo dirigendo verso le città super connesse. Ma, la tempesta di microonde è un bene per la nostra salute? Purtroppo c’è una mancanza totale di dati scientifici anche se è vero che la ricerca continua il suo percorso, infatti i primi risultati dovrebbero essere pubblicati tra un anno. Certo, non è un caso che sia la Svizzera sia il Belgio sono molto caute sull’adozione della tecnologia 5G.
Essendo le onde elettromagnetiche del 5G più corte, sarà necessario istallare un numero maggiore di antenne rispetto a quelle esistenti oggi con il risultato che le città saranno sempre più coperte da una fitta rete di microonde. Nessuno sarà in grado di evitare il magnetismo che sprigionerà dalla rete di microondee saranno soprattutto i bambini ad essene colpiti. Tutti vivremo immersi nell’inquinamento elettromagnetico ed è certo che il rischio di problematiche cancerogene ai danni delle strutture cerebrali potrebbero comparire. Sono già state osservate alterazioni fisiologiche dell’attività cerebrale durante il sonno. In un rapporto del 2018, l’agenzia ANSES rilevava possibili effetti anche sulle funzioni cognitive. Adottando un approccio cauto, sempre l’agenzia, raccomanda di utilizzare un kit vivavoce e di fare molta attenzione sull’uso degli smartphone da parte dei bambini.
Le onde elettromagnetiche fino a 10 GHz non penetrano in profondità nel corpo ma vengono assorbite dagli strati superficiali della pelle. Quali saranno le conseguenze per queste cellule con il 5G non è stato ancora accertato. Fino ad ora l’unico rischio accertato e quello del riscaldamento delle molecole di acqua. Negli Stati Uniti, sono state condotte prove con armi non letali a base di onde ad altissima potenza – 94 GHz – il risultato è stato come essere immersi in un bagno a 70ºC. Considerato che le onde del 5G viaggiano a – 26 GHz – non dovrebbero esserci effetti termici, se gli standard disposti vengono rispettati. Per avere un metro di paragone a proposito delle microonde, i body scanner negli aeroporti, utilizzano il 30 GHz.
Vale la pena far notare che l’agenzia ANSES ha riconosciuto per la prima volta nel 2018 l’esistenza di una malattia legata all’ipersensibilità elettromagnetica con il 4G, cosa succederà quando saremo sotto una gabbia di microonde 5G? L’elettromagnetismo ci avvolgerà in modo ancor più penetrante. Per questo motivo la Commissione Europea ha proposto una valutazione dei rischi associati alle reti 5G ed ha espresso grande prudenza in attesa di ulteriori dati.
Rossi Lina