La stagione degli agrumi, ricchi di proprietà nutritive, va sfruttata al meglio. Vediamo quando introdurli nella dieta
del bambino e come proporli se per qualcuno sono “aspri”.
Svolge una importante azione antinfettiva, favorisce l’assorbimento del ferro, è
indispensabile per la crescita e la conservazione dei tessuti. Potere della vitamina C, che in queste settimane abbiamo facilmente a disposizione.
Arance, mandarini ed agrumi in generale sono infatti frutti ricchissimi di questo nutriente così importante per la nostra salute. Gli agrumi, inoltre,
hanno anche altre importanti proprietà perché sono ricchi di vitamina A, vitamina PP, B1, B2, B3 e sali minerali.
Quando inserire gli
agrumi nella dieta
La frutta e gli ortaggi ricchi di vitamina C sono particolarmente indicati per i bambini e i ragazzi, che durante la
crescita hanno bisogno di molte vitamine. Si consigliano inoltre ai convalescenti, a chi è affetto da raffreddore e a chi deve rimanere esposto al
freddo. Anche se in genere la frutta è il primo alimento che viene proposto in alternativa al latte, per lo svezzamento del bambino, è bene rispettare
il calendario di introduzione suggerito dai pediatri, in quanto, se proposti precocemente, alcuni frutti possono provocare allergie. Tra questi ci sono
appunto gli agrumi da introdurre nella dieta dei piccoli intorno ai 10 mesi e, in caso vi sia una predisposizione allergica, dopo i 12-18 mesi.
Come proporli ai bambini più grandi
Purtroppo i pregi di questo tipo di frutta, specialmente quando ha un gusto troppo acidulo,
non sono sempre apprezzati dai bambini. Vediamo allora qualche piccolo stratagemma per farla mangiare anche a loro.
Per iniziare ad abituare il bimbo a
questo nuovo sapore potremo offrirgli solo qualche cucchiaino di spremuta di arancia sanguinella, dal tipico colore rosso e dolce, o di mandarino:
queste qualità infatti hanno un gusto particolarmente dolce e, dunque, più facilmente gradito ai bambini.
Se il piccolo apprezza la novità, dopo qualche
giorno potremo offrirgli qualche pezzettino degli stessi frutti dopo averlo privato della pelle, in modo che possa masticarlo ed inghiottirlo con
maggior facilità. Se, invece, il bimbo è un po’ più grandicello e gli agrumi non sono la sua passione potremo inventare qualche gioco divertente che
glieli faccia diventare più “simpatici”, preparare ottime marmellate, guarnire un dessert o fare degli ottimi dolci a base di agrumi.
Il fabbisogno di Vitamina C
Si calcola che il fabbisogno giornaliero medio di vitamina C sia di circa 45 mg, un po’ più alto per
gli uomini, e per le donne in gravidanza o che allattano. Questa quantità la si può trovare tranquillamente in un’arancia, due mandarini, mezzo pompelmo
o mezzo ananas, un etto di fragole, mezzo bicchiere di spremuta d’arancia o di limone. La vitamina C in eccesso entro certi limiti non nuoce
all’organismo in quanto non si accumula e viene eliminata con le urine. E’ più frequente, anzi, che qualcuno non ne mangi a sufficienza; questo può
accadere nei bambini (poco abituati a consumare verdura cruda) e negli anziani (che mangiano poco e in maniera monotona). Ma non bisogna dimenticare che
anche la vita moderna, con i pasti consumati fuori casa ed i cibi sempre più “preparati” o cotti e riscaldati più volte, non agevola certo un adeguato
consumo di questa vitamina così facilmente deperibile.
I diversi tipi di agrumi
La famiglia degli agrumi comprende
diversi tipi.
amara, usata soprattutto in conserva o cotta, sia dolce e sugosa, ottima per le spremute.
particolarmente dissetante. E’ un disinfettante naturale efficacissimo.
gusto particolarmente morbido. Costituisce un ottimo spuntino e la sua spremuta, anche se poco nota, è deliziosa.
gialla o rosata. A causa del suo inconfondibile sapore asprigno molti bimbi lo amano solo se fa capolino in una dolce macedonia
bergamotto: ha una polpa estremamente amara e, per questo, non è commestibile. Dalla sua buccia si ricava un’essenza profumatissima usata in
pasticceria, per aromatizzare te e infusi.
Angela Salini