Nel periodo estivo è essenziale che il bambino vinca afa e disidratazione bevendo abbondantemente
Caldo insopportabile, temperature infuocate. Nella mente di tutti noi scatta automatico il desiderio di un bel bicchiere di acqua fresca. Ci basta poco per rinfrancarci, riprendere le forze per riaffrontare l’afa. Ma forse trascuriamo questo primario bisogno quando si tratta del nostro bambino, soprattutto se è molto piccolo e non è ancora in grado di esprimere le sue esigenze. Davanti ad un pianto infastidito non riusciamo subito ad interpretare il più elementare dei suoi bisogni, quello di bere.
Acqua: necessità primaria
Ricordiamoci che il corpo umano è composto per due terzi di acqua, e che l’acqua è una necessità assolutamente primaria. E se questo è vero per tutti, è ancora più vero per il bambino, che, soprattutto in estate, perde continuamente liquidi con il sudore per mantenere bassa la temperatura. Fino ad un anno di età, infatti, la superficie corporea del bambino è molto più elevata rispetto al peso: corrisponde infatti solo ad un terzo di quella dell’adulto, ma pesa circa dieci volte di meno. Il neonato perderà dunque molta più acqua rispetto all’adulto, sia attraverso il processo della traspirazione, sia per i meccanismi di dispersione del calore che passano per l’aumento del flusso sanguigno verso le estremità del corpo. Fino al 12° mese, il bisogno di acqua del bambino è di circa 120-135 millilitri per ogni chilo di peso corporeo, con variazioni a seconda della temperatura, dell’umidità dell’ambiente e dell’attività del bambino. La necessità di liquidi dunque è elevata, e se fino allo svezzamento, il bambino li assume con il latte materno, suo unico e completo alimento, dopo i sei mesi, per scongiurare il rischio di disidratazione, è necessario che gli vengano forniti a parte, somministrandoli più volte nell’arco della giornata, acqua minerale, tisane o succhi di frutta.
Quali bevande offrire La bevanda migliore è senz’altro l’acqua, che per definizione si intende pura e tutelata dalle autorità competenti. L’acqua minerale cioè, che per natura contiene un particolare mix di sali minerali e oligoelementi molto favorevoli al nostro benessere, per legge deve essere batteriologicamente pura e venire imbottigliata alla fonte, senza aver subito alcun tipo di trattamento. In base alla quantità di minerali presenti (residuo fisso) le acque vengono considerate più o meno mineralizzate: un’acqua povera di sali minerali è adeguata per diluire il latte in polvere destinato a neonati e lattanti, già ricco di sali, mentre quella ricca di calcio è indicata per la crescita dei bambini e per le donne in gravidanza. I succhi di frutta naturali e le spremute di agrumi e di frutta in genere sono un buon modo per fornire liquidi al bambino e offrire la frutta anche ai bambini che non la mangiano volentieri. E’ bene scegliere i succhi di frutta naturali ottenuti al 100% dalla frutta e possibilmente non troppo zuccherati (favoriscono le carie). Il gusto forse un po’ forte per i più piccoli, può essere smorzato diluendo il succo di frutta in acqua.
Le bevande zuccherate sono caloriche e contengono in genere modeste quantità di succo di frutta, quindi è consigliato offrirle al piccolo saltuariamente. Con la crescita del bambino si può ampliare la gamma degli alimenti liquidi dando al piccolo lo yogurth e i frullati. Una buona alternativa è rappresentata dalle tisane, infusi o decotti
a base di tiglio, melissa, rosa canina, semi di finocchio, anice, ecc.: ne esistono veramente tante varianti da preparare gustose e dissetanti, meglio
se poco zuccherate.
Alcuni consigli
le bevande siano a temperatura ambiente (evitare cioè che siano troppo fredde né tantomeno bollenti) soprattutto quando la temperatura esterna è elevata o il bimbo è accaldato. Nel periodo estivo quindi bisogna ricordare di non dare acqua o bevande troppo fredde ai bambini che invece tendono a chiederle
continuamente per la sensazione di immediato refrigerio che ne ricavano, ma che subito dopo provocano una reazione opposta, facendo risudare il bambino.
la caffeina, che è una sostanza eccitante. Se si vuole aggiungere caffè al latte della prima colazione dei bambini è più indicato il caffè d’orzo. In breve succhi e polpa di frutta, frullati e spremute o semplicemente acqua minerale per bambini devono essere sempre a portata di mano, a passeggio o sulla spiaggia, per esaudire quel desiderio a volte inespresso, che non è certo un capriccio: è sete.
Angela Salini