Leggere a voce alta ai bambini stimola lo sviluppo cognitivo ed il lessico

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Leggere a voce alta ai bambini stimola lo sviluppo cognitivo ed il lessico

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Non smetteremo mai di raccomandare l’importanza della lettura, anche per i bambini piccolissimi. Studi e ricerche confermano quella che, ormai, è una convinzione sempre più diffusa tra i genitori. L’ultimo invito è quello che viene dalla American Academy of Pediatrics: i pediatri devono spingere i genitori a leggere di più ai propri figli, già a partire dai primi mesi di vita.

Meno computer, più libri
La nuova raccomandazione nasce dal fatto che i genitori americani hanno l’abitudine di lasciare tra le mani dei propri bambini, anche piccolissimi, il tablet. Così i bambini crescono indubbiamente come piccoli digitali e imparano quasi a utilizzare prima PC e smartphone che a nutrirsi da soli. Questo atteggiamento, però, viene a sostituirne un altro altrettanto prezioso: la lettura, una consuetudine diffusa finchè gli strumenti tecnologici non hanno preso il posto di pagine, figure, parole che fluttuano nell’aria oltre che di tutti quegli aspetti che rendono la narrazione un presupposto fondamentale per la crescita neurologica e la maturazione cognitiva dei bambini. Per questo motivo, l’American Academy of Pediatrics ha inserito per la prima volta nelle nuove linee guida rivolte ai medici associati la raccomandazione di invitare i genitori a leggere ad alta voce le favole e i libri ai loro piccoli fin dalla nascita. Nei primi tre anni di vita infatti si sviluppa l’area del cervello deputata alla memorizzazione di termini e parole, che regola anche la capacità di porsi in relazione con il mondo esterno attraverso il linguaggio. Leggere ad alta voce aiuta i piccoli a sviluppare un ottimo vocabolario e stimolare le capacità di socializzazione: telefonini, smartphone e tablet non hanno gli stessi effetti sullo sviluppo dei bambini perché rappresentano un intrattenimento individuale e non crea relazione con l’esterno.

Tutti i vantaggi della lettura
Le stesse raccomandazioni potrebbero essere riferite anche nel nostro paese, dove i dispositivi tecnologici sempre più spesso si vedono tra le mani di bambini anche molto piccoli. Questo surrogato non sostituisce però l’arricchimento che deriva ai bambini dalla condivisione della lettura di un libro. Leggere una storia, per quanto semplice, a un bambino è importante fin dai primissimi mesi ed ha un enorme valore. In primo luogo, leggere o narrare una storia a un bambino presuppone una vicinanza fisica e affettiva rafforzando così la relazione tra il genitore e il bambino. La voce della mamma o del papà, il ritmo, l’intonazione stimolano inoltre l’attenzione del bambino favorendone la maturazione della sua capacità attentiva. Un bambino che ascolta spesso letture da parte dei genitori ha un vocabolario più ricco, impara più facilmente nuovi termini e diviene naturalmente curioso e desideroso di leggere, a sua volta, un libro non appena ne avrà le capacità. Alla lettura deve essere riservato un momento speciale della giornata, quello in cui la mamma o il papà non hanno fretta, ma soltanto il desiderio di dedicare al bambino tutto il tempo necessario per la lettura. Perfetta la sera prima del sonno notturno, ma anche, approfittando dell’estate, il momento che precede il sonnellino pomeridiano.

I bambini vanno coinvolti nella lettura
Non è necessario leggere a lungo: un bambino più grandicello può essere felice di ascoltare un libro anche per venti o trenta minuti, ma un piccolo difficilmente riesce a seguire il racconto per più di cinque minuti. È importante assecondare i loro tempi per far nascere il piacere della lettura: in caso contrario, i bambini potrebbero iniziare a vivere male e come un obbligo quello che, invece, dovrebbe essere un momento gradevole. Si deve inoltre permettere ai bambini di interagire con l’oggetto della lettura, anche scegliendo un volume adatto all’età. I bambini più piccoli comprendono libri composti da immagini colorate, con pagine spesse e facili da toccare e da voltare. Il libro va lasciato in mano al bambino, deve imparare a conoscerlo, ad amarlo, anche a costo di portarlo alla bocca, per i più piccoli esistono anche libri lavabili. Altre fonti di attenzione come la televisione o il cellulare, vanno allontanate, la lettura va effettuata nel mondo più coinvolgente possibile. Il genitore può modificare il tono di voce a seconda del personaggio che sta leggendo e, quando il bambino cresce, si può soffermare su alcuni passaggi, chiedendogli un parere su come andrà avanti la storia, oppure invitando il bambino a concludere lui stesso il racconto. È normale che un piccolo chieda che gli venga letta ogni sera lo stesso racconto: è un modo per sentirsi rassicurato. Con il tempo, imparerà a essere curioso anche verso altre storie.

Lina Rossi

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