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I rischi dei festeggiamenti di fine anno

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La notte dell’ultimo dell’anno è per definizione la notte del divertimento, dell’eccesso e della trasgressione. Va tutto bene, a patto di non esporre se stessi e, soprattutto, i più piccoli a spaventi o addirittura rischi per la salute.

Il rischio più alto: i botti
La consuetudine di festeggiare il passaggi da una situazione vecchia a una nuova, da secoli in molte culture viene accompagnata da manifestazioni rumorose. Un tempo, nell’antica Roma, perfino le nozze venivano celebrate assieme a scoppi, rimbombi di tamburi, danze sfrenate. L’obiettivo era spaventare gli spiriti maligni che possono rovinare questo passaggio al futuro. Nel tempo la tradizione si è mantenuta e ancora oggi, fin da molti giorni prima del 31 dicembre, nelle strade e nelle piazze di paesi e città si sentono botti di petardi e vere e proprie esplosioni. In molti luoghi si tengono addirittura spettacolari esibizioni pirotecniche. Viene da chiedersi, però, se tutto questo, oggi, abbia ancora un senso oppure se non sarebbe il caso di cambiare il nostro modo di pensare, orientandolo verso un divertimento, se non altro, più silenzioso e sicuro. Per capire la necessità di questo, basti guardare un qualsiasi telegiornale del 1 gennaio: giusto prima delle note del tradizionale concerto di Capodanno da Vienna, parte l’elenco delle persone che hanno perso la vita e dei feriti che da nord a sud hanno perso la vista, una mano o entrambe per aver maneggiato incautamente un esplosivo.

E’ doveroso usare il buon senso
Senza contare che in alcune città si verificano ferimenti da armi da fuoco per qualcuno che, incautamente, decide di sparare per aria veri proiettili. Qualche anno fa a Napoli un bambino fu colpito alla testa da una pallottola vagante e fu solo grazie alla prontezza dei medici che si salvò. Gli esplosivi fanno anche tanta paura: ai bambini piccoli, agli anziani, alle persone deboli di cuore. Agli animali selvatici: ogni anno migliaia di uccelli e di altri esemplari che vivono all’aperto muoiono di spavento. Tanti cani e gatti fuggono terrorizzati e spesso finiscono sotto le ruote delle automobili, rischiando oltretutto di provocare incidenti mortali. Un botto esploso da vicino può causare danni all’udito e, non ultimo, i botti esplodendo liberano anidride carbonica e polveri, andando a peggiorare una qualità dell’aria già sufficientemente malata. Quindi, se proprio non si può fare a meno di fare un po’ di schiammazzi la notte dell’ultimo dell’anno, è importante almeno concentrare il divertimento nelle ore giuste, evitando di far scoppiare petardi ed esplosivi in pieno giorno, magari vicino a bambini piccoli, persone anziane e animali. I genitori dei minorenni dovrebbero vigilare su quello che i loro figli maneggiano la sera del 31 dicembre: le forze di Polizia lavorano attivamente, ma non sempre riescono a sequestrare le vere e proprie bombe che girano e che possono giungere anche tra le mani dei nostri figli.

Come difendersi in casa e fuori
I soggetti più sensibili ai botti dovrebbero rifugiarsi in un locale tranquillo per festeggiare o, meglio ancora, organizzare una bella festa in casa propria, al sicuro. La televisione accesa impostata sul programma di attesa della mezzanotte o lo stereo che trasmette un po’ di musica soft o new age aiuteranno ad avvertire meno il baccano che c’è fuori. I cani e i gatti, anche abituati a stare fuori, almeno per la notte di Capodanno dovrebbero essere chiusi in casa, o comunque in un locale dal quale non possano fuggire. Attenzione però anche ai danni indoor: come il tappo di spumante, che se colpisce in un occhio può causare cecità, o alle stelle di scintille che decorano i dolci del 31 dicembre, perché possono innescare un incendio se non si presta attenzione. Insomma…. Capodanno sarà bello ma il 1° gennaio facciamo in modo di essere tutti più tranquilli.

Sahalima Giovannini

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