Il Professor Tancredi, Presidente della Società Italiana di Pediatria, spiega le ragioni di questo dossier
Se qualcuno dovesse chiedermi quale sia stata la scoperta che più di ogni altra abbia apportato benefici all’umanità, non avrei alcun dubbio nel rispondere: le vaccinazioni.
Come bene dice Alberto Tozzi dell’Istituto Superiore di Sanità, in uno degli articoli che compongono questo dossier, le vaccinazioni hanno permesso di debellare alcune malattie infettive gravissime e di controllarne altre in modo così efficace da attenuarne o addirittura perderne il ricordo.
Però… questi risultati vanno mantenuti, e per far ciò è indispensabile mantenere alta la percentuale dei vaccinati.
In particolare, le vaccinazioni nell’infanzia sono molto importanti, perché costituiscono il primo intervento preventivo per eliminare il rischio di far contrarre, ad un bambino, pericolose malattie infettive. Grazie alle vaccinazioni di massa si sono salvate e si continuano ogni giorno a salvare milioni di vite umane in ogni parte del mondo: i rischi e gli effetti collaterali sono molto rari e in ogni modo sempre enormemente inferiori rispetto ai rischi che possono derivare dal contrarre una malattia infettiva. Pensiamo soltanto a tutti quei bambini che ogni anno, ancor oggi in Italia, devono essere ricoverati in ospedale per le complicazioni, anche molto gravi, dovute al morbillo contro il quale esiste e si usa un vaccino innocuo ed affidabile.
Sono rari e sempre facilmente individuati dal pediatra i casi in cui un bambino non può, per ragioni di salute, essere sottoposto alle vaccinazioni (ad esempio gravi casi di immunodepressione).
Sono molte, invece, le false controindicazioni alle vaccinazioni che spesso, a causa di ignoranza o di una cattiva informazione, sono diffuse.
Oggi vaccinare è una pratica sicura ed è sempre più facile farlo grazie ai cosiddetti combinati, ovvero prodotti che contengono, in un’unica fiala, i vaccini contro tre, quattro, cinque o più malattie. In questo modo si riduce sensibilmente sia il numero di volte in cui è necessario condurre un bambino ad effettuare le vaccinazioni sia il numero di punture al quale sottoporlo.
E’ importante sapere che somministrare contemporaneamente più vaccini non pregiudica iefficacia delle singole vaccinazioni né fa aumentare gli eventuali piccoli effetti collaterali che possono verificarsi (lievi bruciori o dolori nel punto in cui viene iniettato il vaccino od un leggero aumento della temperatura corporea).
Le vaccinazioni sono un patrimonio prezioso per tutta l’umanità, e la loro diffusione è promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha, tra i suoi obiettivi, la protezione della salute di tutti i bambini in ogni parte del mondo. Il fine ultimo delle vaccinazioni è quello di riuscire a far scomparire dalla faccia della Terra le malattie infettive: questo obiettivo è stato già raggiunto per il vaiolo e, se continueremo a vaccinare scrupolosamente i nostri bambini, anche la poliomielite potrà essere dichiarata debellata nel giro di pochissimi anni.
La Società Italiana di Pediatria, in completo accordo con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Ministero della Sanità italiano, raccomanda ai genitori di vaccinare i propri figli contro la poliomielite, il tetano, la difterite, il morbillo, l’epatite B, la pertosse, la parotite (gli orecchioni), la rosolia e l’haemophilus influenzae.
Ritengo perciò di grande importanza la sensibilità dimostrata da GuidaGenitori.it chiedendo alla Società Italiana di Pediatria di preparare questo dossier sulle vaccinazioni, destinato a chiarire alcuni dubbi e alcune incertezze, dovute a volte anche alla cattiva informazione.
Ed è pertanto con entusiasmo che ho aderito prontamente alla richiesta ed ho pregato alcuni tra i più validi esperti della nostra Società di preparare gli articoli che vi invito a leggere.
Il mio grazie a tutti!
Francesco Tancredi