E ‘importante diagnosticare la malattia celiaca prima che provochi danni all’intestino. I sintomi infatti, possono essere facilmente confusi con altri disturbi dell’intestino, come ad esempio la sindrome del colon irritabile o l’intolleranza al lattosio. Sono ancora molti gli adolescenti con malattia celiaca senza averne conoscenza. In tutte forme patologiche compaiono infatti diarrea, dolori addominali e gonfiore e perdita di peso. Il ritardo nell’accertamento della diagnosi pone i bambini nella condizione di avere un serio ritardo nello sviluppo. La situazione di appiattimento dei villi intestinali impedisce, infatti, l’assorbimento di proteine, minerali, vitamine e di tutte le altre sostanze indispensabili per una crescita sana.
Prima di tutto, dal pediatra
Poiché quindi i sintomi della celiachia sono simili ad alcune altre condizioni digestive, solo un medico o il pediatra, nel caso dei bambini, può affermare con certezza se una persona ha o meno la malattia. Il medico effettua l’anamnesi e, se ha il sospetto che ci possa essere un problema di celiachia, può indirizzare il piccolo paziente ad un centro specializzato. È bene ricordare che oggi i test per la celiachia si effettuano presso quasi tutti i reparti di gastroenterologia dei maggiori ospedali italiani. La diagnosi si effettua prima di tutto con un prelievo di sangue per scoprire la presenza di anticorpi specifici prodotti dall’organismo solo in presenza di celiachia. Stiamo parlando degli AGA – Anticorpi Anti-Gliadina di classe IgA e IgG, sono utilizzati per la diagnosi su bambini in età inferiore ai due anni. Inoltre vengono ricercati gli EMA: gli Anticorpi Anti-Endomisio di classe IgA. Il test più importante è rappresentato dagli Anticorpi Anti-Transglutaminasi di classe IgA, consentendo di identificare fino al 98% delle persone con sospetta celiachia. Attualmente sono in fase di sviluppo altri test: i cosiddetti Anticorpi Anti-Actina e gli anticorpi diretti contro i peptidi deamidati di gliadina specificamente coinvolti nelle cause del danno intestinale.
La biopsia per la conferma definitiva
Per la diagnosi definitiva è necessario effettuare la biopsia dell’intestino tenue. Questo potrebbe essere l’aspetto meno piacevole per un bambino, ma nei centri specializzati sono in grado di effettuare questa procedura con estrema delicatezza. Si preleva un frammento di mucosa intestinale e lo si analizza in laboratorio, per individuare la caratteristica tipica della celiachia, cioè l’atrofia più o meno severa dei villi intestinali. Il prelievo si ottiene per via endoscopica in corso di gastroscopia, cioè inserendo attraverso la bocca un endoscopio – un tubo lungo e sottile – passando per l’esofago e stomaco, arriva fino all’intestino, dove asporta un campione di tessuto. L’esame si effettua somministrando alla persona dei farmaci sedativi, per riuscire ad indurre uno stato di calma e sonnolenza necessaria per l’esecuzione dell’esame.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Psichiatra, psicoterapeuta, laureata in Psicologia medica
Consulenza del dottor Giuseppe Gullotta
Pediatra di base, specializzato in gastroenterologia pediatrica,
dermatologia pediatrica e medicina dello sport