Ora è certo: la cannabis peggiora la qualità dello sperma nei ragazzi

Il taglio dei capelli non è sempre facile, può essere fonte di stress
11 Giugno 2014
La dieta squilibrata durante la gravidanza può far nascere il bimbo prima
13 Giugno 2014

Ora è certo: la cannabis peggiora la qualità dello sperma nei ragazzi

Condividi sui social

Le droghe, pesanti o leggere che siano, non fanno mai bene: sono sostanze nocive e, come tali, inquinano l’organismo. E potrebbe essere proprio colpa degli stupefacenti, il cui consumo su larga scala purtroppo si è diffuso notevolmente negli ultimi anni, se ci sono sempre più problemi di fertilità maschile. I ragazzi che fanno uso di cannabis potrebbero mettere a rischio la propria fertilità, influenzando negativamente la quantità e la composizione dello sperma. Lo rivela uno studio condotto da un gruppo di studiosi inglesi, dell’Università di Sheffield e di quella di Manchester, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Human Reproduction.

Più cannabis, meno spermatozoi
Gli studiosi hanno esaminato 2249 ragazzi reclutati in centri per la fertilità inglesi: hanno messo in relazione gli stili di vita con l’infertilità ed è emerso che a maggiore infertilità corrispondeva maggior uso di cannabis. Il dato riguardava in particolare coloro che avevano meno di trent’anni. Lo studio ha inoltre permesso di verificare che la qualità e quantità dello sperma peggiora nei mesi estivi, luglio e agosto, mentre risulta migliore in coloro che si astengono dal sesso per più di sei giorni. Sembrano avere poca influenza, invece, fumo e alcol. A conclusioni simili erano giunti, anni fa, alcuni studiosi italiani, il cui lavoro era stato pubblicato su “Proceedings of the National Academy of Sciences”. Anche in questo studio si dimostrava che la cannabis provoca la sterilità, il consumo prolungato causa diminuzione nella quantità e nella vitalità degli spermatozoi. Il rischio si corre, ovviamente, se si consumano grandi quantità, ma per non incorrere nel rischio… l’ideale è evitare del tutto il consumo.

Cannabis artificiali e sostanze naturali
Questo importante risultato è stato raggiunto in seguito alle ricerche condotte in sinergia dal Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di chimica biomolecolare, dell’Istituto di cibernetica, dell’Istituto di biochimica delle proteine – e dell’Università Tor Vergata di Roma. I ricercatori hanno effettuato alcuni test su cavie animali, dimostrando che il sistema endo-cannabinoide sia coinvolto nel processo di formazione dello sperma. Il sistema endo-cannabinoide è un insieme di sostanze, prodotte dal sistema nervoso umano con il compito di regolare alcune funzioni organiche come il sistema immunitario, il sonno, i processi infiammatori e anche la fertilità. La cannabis ha una composizione chimica affine a quella dei cannabinoidi naturali e quindi si lega agli stessi recettori, interferendo quindi con tali processi naturali. Gli esperti dei centri di ricerca hanno dichiarato che, negli ultimi anni, si è verificato un aumento progressivo dell’incidenza dell’infertilità di coppia. Secondo recenti statistiche, sarebbero circa il 15% le coppie con problemi di mancata o ridotta fertilità’, per il 40% attribuibili a oligospermia o azospermia maschile. Le cause potenziali della ridotta fertilità’ maschile sono da ricondurre per il 60% dei casi a una origine genetica e per il restante 40% a malformazioni occlusive o che sfuggono alla classificazione. Una delle cause dell’oligospermia, tra quelle che attualmente non risultano classificabili potrebbe essere riconducibile al cattivo funzionamento del sistema endo-cannabinoide, con cui anche l’abuso di cannabis può’ interferire.

Giorgia Andretti

Registrati o Accedi

Lascia un commento