Più tempo per poltrire o per il divertimento, ma anche buio anticipato. Se fino alla settimana precedente i nostri figli potevano ancora giocare all’aperto dopo la scuola, con il cambio dell’ora il calare del buio spingerà a rientrare subito a casa.
Abituarsi a questi ritmi non è facile: i bambini risentono più degli adulti della presenza della luce naturale, potente stimolante a livello cerebrale, della produzione di serotonina e di dopamina. Sono due neuro-trasmettitori chimici dell’impulso nervoso chiamati anche – oppiacei naturali – perché infondono una sensazione di benessere e di serenità. Ecco perché i nostri bambini, con l’arrivo dell’autunno e soprattutto con il ritorno all’ora solare ci appaiono subito più malinconici, più apatici, quasi disinteressati ai giochi e alle attività che normalmente li coinvolgono. In realtà, per l’organismo il cambio dell’ora è benefico: infatti aumenta il tempo a disposizione per il sonno. Al mattino, infatti, l’organismo è ancora tarato sulla consueta ora per il risveglio, ed ecco quindi che abbiamo un’ora in più per restare a letto, se lo si desidera. La sera, invece, la sonnolenza arriva prima nel rispetto dell’orologio interno al quale ci si era abituati. Quindi, anche l’orologio ci rappresenta il vero tempo, i nostri figli sono stanchi come se fosse molto più tardi e conseguentemente non protestano per andare a dormire.
È il caso di approfittare di questa situazione: durante l’inverno, infatti, l’organismo ha maggiormente bisogno di riposo. Le ore in più di sonno profondo, soprattutto nei bambini, aumentano le difese immunitarie perché favoriscono la produzione delle citochine, sostanze che collaborano alla protezione dell’organismo. Per questo soprattutto in inverno, quando è maggiore il rischio di raffreddori, influenze e infezioni varie, l’organismo di un bambino deve poter contare su un adeguato numero di ore di riposo, sia per riprendersi dopo un’eventuale malattia, sia per combattere le infezioni. Se, quindi, i nostri bambini hanno sonno prima, assecondiamo questa esigenza: dormiranno almeno un’ora in più ogni notte e, al mattino, avranno tempo di risvegliarsi con più calma, crogiolandosi un po’ nel lettino tra le coccole di mamma e papà. E avranno anche tutto il tempo per fare colazione.
Con il cambio della temperatura oltre che della quantità di luce a disposizione è ancora più importante per i bambini essere nutriti in modo adeguato: occorre una dose leggermente maggiore di calorie buone da procurate attraverso i cereali, meglio se integrali, proteine di pesce e carne bianca e soprattutto vitamine e minerali che si trovano nella frutta e nella verdura. Proprio queste sostanze aiutano l’organismo a difendersi dalle malattie, a recuperare prima e a combattere il senso di stanchezza che può cogliere il piccolo durante l’inverno. Inoltre, è importante proporre ai bambini tanta attività fisica: nel pomeriggio è difficile riuscire a stare in parchi e giardini per un tempo sufficiente. Sicuramente è consigliabile l’iscrizione a un’attività sportiva da esercitarsi almeno due volte la settimana. È però ancora più importante cercare di fare in modo che i bambini si muovano all’aria aperta, sfruttando, per quanto è possibile, le prime ore pomeridiane. Se il tempo è bello è consigliabile andare a tornare da scuola a piedi, ma soprattutto è opportuno approfittare del fine settimana per tenere i bambini almeno un paio d’ore all’aperto, a correre e a giocare in piena libertà, eventualmente organizzandosi con qualche amico. La salute e l’umore avranno solo da guadagnarne.
Lina Rossi
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