Smartphone: non è un sonnifero, mai prima di dormire

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Smartphone: non è un sonnifero, mai prima di dormire

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E’ decisamente più salutare leggere un libro o ascoltare della buona musica, prima di andare a dormire, anziché giocare con lo smartphone o il tablet. Nelle prime due situazioni ci si rilassa e il riposo notturno è assicurato, usare il telefonino non solo allontana il sonno ma è anche meno efficace nel recupero. Non sono le fisime di genitori troppo apprensivi, ma una realtà scientifica che è stata appena confermata da uno studio americano.

 

Una luce dello smartphone impedisce il riposo

Lo studio, pubblicato anche sulla rivista scientifica Pediatrics, è stato condotto dagli esperti dell’Università del Colorado a Boulder, hanno passato in rassegna i dati relativi a 67 ricerche sull’argomento, condotte su bambini e ragazzi dai cinque ai diciassette anni. Si è scoperto che i giovanissimi, utilizzatori dello smartphone o tablet prima di andare a dormire, hanno un sonno irregolare, in definitiva meno riposante. Più il bambino o l’adolescente usa smartphone e tablet la sera, più il suo ritmo sonno-veglia ne è disturbato, con conseguente ritardo nell’addormentarsi e perdita di preziose ore di sonno. I risultati di vedono a scuola: sonnolenza, irrequietezza e difficoltà di concentrazione. La responsabile è la luce blu emessa dal monitor: blocca il rilascio dell’ormone del sonno, la melatonina, la sostanza che favorisce progressivamente il relax e l’addormentamento. Bambini e adolescenti hanno gli occhi ancora in fase di sviluppo, con pupille più grandi e cornea più trasparente, quindi i loro occhi sono più sensibili alla luce i cui impulsi regolano i ritmi sonno-veglia.

 

Le regole prima di andare a letto

Nessuno vieta di utilizzare lo smartphone, con moderazione, ovviamente, durante la giornata, per comunicare con gli amici e anche per lo studio. È però importante evitare di usarlo nelle ore immediatamente precedenti il sonno notturno. I genitori devono dare il buon esempio, evitando di tenerlo continuamente in mano, anzi spegnandolo e riponendolo in un luogo sicuro prima di cena. Se i ragazzi saranno abituati a questo, per loro sarà naturale dedicarsi ad altro, come la lettura di un libro adatto all’età, oppure l’ascolto di musica o ancora assistendo in televisione a un programma istruttivo e divertente. Soprattutto i bambini piccoli sono sensibili all’attività che si compie prima di andare a letto: succede anche agli adulti di restare agitati dopo essersi dedicati ad attività non rilassanti. I bambini piccoli, in particolare, vanno preparati al buon riposo notturno, con una serie di rituali rassicuranti: la lettura della favola, il giro a spegnere le luci, il bacio della buonanotte al papà. Soprattutto ai bambini di età prescolare, non dovrebbe essere permesso di interagire con smartphone e tablet.

Lina Rossi

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