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Tutte le “favole” della gravidanza

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La fame che raddoppia, pance tonde e pance a punta, le voglie e gli angiomi. Sono alcune delle antiche credenze popolari, prive di base scientifica, che vi accompagneranno al parto.

Il test è positivo. Ora hai la certezza di aspettare un bambino, e da questo momento in poi sappi che, pur non volendo, la tua gestazione sarà “accompagnata” dalle molte leggende popolari che riguardano questi nove mesi! Da decenni si interpretano, con la fantasia, le modificazioni fisiche e i piccoli disturbi che accompagnano normalmente l’attesa. Ma se i luoghi comuni si sprecano, ben pochi di loro corrispondono al vero: anche se ci sono degli aspetti comuni a tutte le gestazioni, in realtà ogni gravidanza è un’esperienza unica e diversa dall’altra. Perciò, prima di seguire i consigli delle nonne o farsi influenzare troppo dai comuni pregiudizi vediamo insieme quelli più conosciuti e la loro valenza scientifica.

Bisogna mangiare per due
Mangiare di più non significa affatto far crescere maggiormente il bambino: l’unico risultato sarà che ingrasserai troppo e farai fatica a smaltire i chili di troppo dopo il parto. La cosa più importante è seguire una dieta che deve soddisfare le tue necessità e quelle del futuro bambino e deve preparare il tuo organismo ad affrontare al meglio il parto e l’allattamento. Perciò durante questi nove mesi devi dare importanza ad alcuni alimenti fondamentali e allo stesso tempo fare attenzione al consumo di altri.

Quando lo stomaco brucia
La mamma avverte bruciori di stomaco? Vuol dire che il bambino in arrivo sta mettendo i capelli. In realtà i capelli del piccolo sono del tutto innocui e questi disturbi digestivi dipendono soprattutto dagli ormoni che rendono più rilassata la muscolatura dello stomaco, e dall’ingrossamento dell’utero, che con il suo aumentato volume spinge l’organo della digestione verso l’alto.

Pancia tonda e pancia a punta
A seconda della forma della pancia si concepirà un maschio (pancia a punta) o una femmina (pancia rotonda). Anche questo è solo un mito: la forma della pancia non ha niente a che vedere con il sesso del nascituro! La grandezza e la forma della pancia dipendono dalla costituzione fisica, dalla posizione del bambino e dal fatto di essere primipara oppure no. E’ più facile infatti che una donna alla sua prima gravidanza abbia la pancia a punta, piccola e compatta, perché i muscoli addominali non sono stati sollecitati da precedenti gravidanze; mentre chi è alla seconda gravidanza e oltre, ha le fasce muscolari dell’utero e dell’addome più rilassate, che contengono con meno efficacia l’aumento di volume del pancione, e che per questo tende ad essere evidenziato sui lati.

Ogni gravidanza costa un dente
Falso. La gravidanza non è sinonimo di denti fragili o addirittura a rischio di caduta. Certamente la salute dentale e le gengive subiscono alterazioni durante la gravidanza e pertanto richiedono un accurato controllo. Le gengive possono sanguinare, gonfiarsi e dolere a causa di una maggiore irrorazione sanguigna che le trasforma in un terreno propizio al proliferare della placca. Per mettersi al riparo da questi rischi basta un’accurata igiene quotidiana o se necessario fare una visita dal proprio dentista di fiducia.

Le voglie e gli angiomi
Non soddisfare una voglia significa provocare una macchia sulla pelle del nascituro. In realtà qualsiasi tipo di macchia congenita sulla pelle del bebè è di natura vascolare. Gli angiomi di color fragola per esempio sono formati dall’accumulo di vasi sanguigni sotto pelle e non sono causati dal fatto che la mamma durante i nove mesi non ha soddisfatto la sua voglia di fragole; le voglie scure invece, dette di caffè o caffelatte, sono dovute a una maggiore concentrazione di melanina e non dalla voglia di queste bevande come invece afferma la tradizione popolare!

I rapporti sessuali in gravidanza
Se la gestazione segue la sua normale evoluzione senza problemi, non c’è nessun motivo per dover rinunciare all’intimità con il proprio partner. Il rapporto sessuale non mette a rischio il benessere del piccolo che, ben protetto dalla placenta e dal liquido amniotico, è indifferente alle coccole di mamma e papà. Siccome poi ogni gravidanza è un’esperienza a sé, fatevi consigliare dal vostro ginecologo di fiducia: lui saprà indirizzare la coppia nel modo migliore.

Birra e latte materno
Bere birra fa produrre più latte materno. La produzione di latte materno si deve ad un processo neurormonale e non alla quantità di birra che si consuma. Anzi bisogna fare attenzione all’abuso di bevande alcoliche durante la gestazione, perché aumenta il rischio di anomalie nel feto!

Angela Salini

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