Inizia con qualcosa che sembra un fremito, poi arriva un calcetto, poi un pugno. Dai dubbi dei primi mesi alle certezze del secondo trimestre: tappe di una esperienza ricca di emozioni.
La maggior parte delle mamme avverte i primi movimenti del bambino a partire dalla ventesima settimana, quando, con movimenti ormai perfettamente coordinati, il feto “studia” lo spazio che lo circonda e quindi spinge e “picchia” sulla parete interna dell’utero con mani, piedi, testa e tronco. Se non è il primo figlio, o se si è particolarmente magre, i movimenti possono essere avvertiti tra la quattordicesima e la diciottesima settimana. In realtà il feto si muove già dalla settima settimana di gravidanza; facendo una ecografia in questo periodo infatti lo si può vedere nuotare nel liquido amniotico, ma il peso è talmente minimo e i suoi movimenti così leggeri che la mamma non riesce ancora ad avvertirli.
I dubbi dei primi mesi
Quando finalmente, intorno al quinto mese, la mamma sente per la prima volta il suo piccolino, le sensazioni provocate da questo evento meraviglioso sono svariate e difficili da descrivere, perché ogni donna può riferirle in modo molto personale. Si può dire che nella maggior parte dei casi i primi movimenti sono riferiti come un borbottio della pancia (tant’è vero che “c’è aria o è il bambino?” è il dubbio più frequente!); alcune donne riferiscono la sensazione di un battito d’ali di una farfalla che si muove nell’utero o di un guizzo di pesce, altre di una specie di ondina, di un fremito, di una bolla…
Arrivano i primi calci
Comunque dopo i primi momenti di incertezza, le sensazioni date dal bambino che si muove sono ben evidenti e danno alla mamma un segno della sua reale presenza finora giustificata solo dalla pancia e dall’aumento di peso! Man mano che la gravidanza procede lo si sente chiaramente fare le piroette, stirarsi, tirare calci e pugni. “Toccandolo” e accarezzandolo attraverso la superficie dell’utero il bambino risponde accelerando o fermando i suoi movimenti. Al sesto mese anche il papà comincia a sentire i movimenti del bambino se appoggia una mano sulla pancia della mamma; è il momento in cui imparerà a conoscerlo ed a farsi conoscere e anche per lui il bambino diventa qualcosa di più reale. Nel settimo mese i movimenti sono sempre più forti e la mamma avverte dei veri e propri calci; a volte si vede addirittura la pancia che fa le gobbe! Anche nell’ottavo mese il bambino si muove in continuazione: scalcia, sgambetta, gesticola, apre e chiude la bocca, gira la testa.
Spazio ridotto nelle ultime
settimane E’ solo nell’ultimo mese di gravidanza che il bambino si muove meno rispetto a prima. Ma questo rientra nella norma: ora ha assunto l’aspetto che presenterà alla nascita e l’utero diventa una sede scomoda che non permette più al piccolo di muoversi e sgranchirsi. Ora il bambino dorme quasi tutto il giorno per raccogliere le forze in previsione dell’imminente nascita. Nonostante ciò i suoi movimenti non devono mai essere inferiori a 10 nell’arco di dodici ore: questo è il segnale che il piccolo sta bene e che non ci sono sofferenze fetali in corso (scarso accrescimento del piccolo o quantità di liquido amniotico inadeguata).
Quando arriva il singhiozzo
Nell’ultimo trimestre si può avvertire anche un movimento molto particolare: si sente in una parte della pancia come un cuore che batte ritmicamente ma molto lentamente, o una serie di piccole scosse: è il singhiozzo. Questa è una delle prove indirette che il bambino in utero si prepara alla vita esterna: imparare a singhiozzare può voler dire imparare a rimuovere il latte che eventualmente gli “andrà di traverso”.
Alcuni consigli per sentirlo meglio
Angela Salini