La dieta squilibrata durante la gravidanza può far nascere il bimbo prima

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La dieta squilibrata durante la gravidanza può far nascere il bimbo prima

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In gravidanza, si sa, l’appetito fa i capricci: nei primi mesi si può essere soggette a nausee, a fastidi verso determinati alimenti o al desiderio, invece, di consumare cibi insoliti. Queste voglie vanno in parte assecondate, perché possono indicare che l’organismo necessità di alcuni nutrienti per la crescita equilibrata del feto. È giusto però assecondarle nei limiti della ragionevolezza: nulla da obiettare se la donna ha desiderio di mangiare tanta frutta, oppure se non si fa mancare una fettina di dolce al giorno, oppure, ancora, se privilegia il pesce anziché la carne.

Junk food e parto prematuro
Non è corretto, invece, mangiare per due come si suggeriva un tempo, quando le risorse alimentare erano più scarse rispetto a oggi e, soprattutto, erano di qualità inferiore. In quel tempo la futura mamma doveva necessariamente fare scorta di nutrienti, anche di calorie e grassi, perché quasi sempre partiva con un peso iniziale basso e rischiava di non procurarsi le calorie necessarie per far crescere il feto. Oggi, però, le cose stanno diversamente: il cibo non manca anzi, si corre il rischio di alimentarsi troppo. E le conseguenze non tardano a farsi sentire, non soltanto dal punto di vista del peso in eccesso. Un gruppo di scienziati australiani ha confermato, con uno studio primo nel suo genere, che le donne alimentate con una dieta poco equilibrata prima di entrare in gravidanza, corrono un rischio di circa il 50% maggiore di un parto prematuro, rispetto alle future mamme che seguono una dieta sana. I ricercatori del Robinson Research Insitute dell’University of Adelaide hanno esaminato i modelli di dieta di un campione di oltre 300 donne, per capire le loro abitudini alimentari prima della gravidanza. I risultati, pubblicati sul Journal of Nutrition, mostrano che le donne con un regime dietetico ricco di proteine, frutta e verdure prima di restare incinte hanno meno probabilità di un parto prematuro, rispetto a quelle che invece seguono un’alimentazione ricca in grassi e zuccheri e ricorrono spesso al cibo fast food.

Alimentarsi bene aiuta la salute del feto
Gli esperti non hanno ancora individuato la correlazione tra la cattiva alimentazione ed i parti prematuri. Questo sarà oggetto di ulteriori approfondimenti, ma è possibile che alimentarsi in modo scorretto, apportando troppi zuccheri e grassi, causi squilibri metabolici nel feto e induca quindi a farlo nascere prima, per metterlo in sicurezza. Al contrario, una dieta ricca di verdura cotta o ben lavata, frutta, pesce, legumi ed olio di oliva fornisce i nutrienti perfetti per la crescita del bambino nella vita intrauterina: le proteine aiutano la formazione del tessuto muscolare, della palle, di unghie e capelli; le vitamine, i minerali e gli acidi grassi favoriscono la maturazione del sistema nervoso ed endocrino. Insomma, la notizia positiva è che la dieta è uno dei fattori modificabili più semplici da gestire e, soprattutto, dipende solo da noi. Uno sfizio ogni tanto è permesso, ma la base alimentare quotidiana dovrebbe essere costituita da alimenti ricchi di nutrienti salutari e cucinati in modo semplice: al forno, al vapore, senza troppi grassi. Chi vive in Italia è fortunata perché frutta e verdura non mancano mai e gli alimenti sono tutti di altissima qualità. È proprio il caso di approfittarne.

Giorgia Andretti

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