L’ herpes genitale è una malattia sessualmente trasmissibile – STD – causata dai virus HSV 1 e HSV 2-Herpes Simplex Virus – appartenenti alla famiglia Herpesviridae. L’ herpes genitale è in aumento nel mondo occidentale a causa delle abitudini sessuali promiscue e non protette, in particolare in relazione alla scarso uso del profilattico.
Facciamo la conoscenza con la malattia
La sintomatologia è caratterizzata dalla comparsa di vescicole tondeggianti di solito confluenti in grappoli o da ulcere cutanee accompagnata da bruciore intenso e prurito nella zona genitale. Inoltre, può essere accompagnata da febbre, nausea e astenia e talvolta da ingrossamento dei linfonodi inguinali. La malattia può decorrere in maniera sfumata con rash atipici, fissurazioni, escoriazioni, oppure può decorrere in maniera del tutto asintomatica. L’herpes genitale può essere contagiato attraverso il contatto durante i rapporti sessuali.
Contrarre l’herpes genitale aumenta anche il rischio di altre infezioni, aumenta di sette volte il rischio di contrarre anche l’HIV, perché le ferite che si creano nei genitali favoriscono lo scambio di sangue infetto. Dopo la prima manifestazione, che è la più eclatante, e si risolve spontaneamente in circa due settimane, il virus resta nel corpo allo stato latente e, nel 50-60% dei casi, può risvegliarsi quando il sistema immunitario è deficitario provocando sintomi più lievi. Il virus, infatti, si riattiva a causa di stress, episodi febbrili, mestruazioni ed esposizione alla luce solare.
Che cosa si rischia in gravidanza
L’infezione genitale da herpes simplex virus – HSV – è pericolosa in gravidanza, in quanto le donne infette durante la gravidanza sono a rischio di trasmettere il virus al feto e causare seri problemi nei neonati, come danni cerebrali o problemi oculari. L’85% dei casi di Herpes neonatale sono dovuti a trasmissione perinatale del virus durante il passaggio del feto attraverso il canale vaginale. L’incidenza di tale infezione varia da uno ogni 3.000 ad uno ogni 20.000 nati. Durante la gravidanza c’è un rischio aumentato, pari al 30-60%, di trasmissione al feto soprattutto se si tratta di una prima infezione, perché la madre non ha ancora prodotto anticorpi rivolti contro il virus. Se l’episodio acuto si presenta nell’imminenza del parto, il rischio di trasmissione al neonato ammonta al 50%. In questi casi, spesso con presenza di vescicole e sintomi prodromici, il ginecologo può indicare un parto cesareo, per evitare che il bambino entri in contatto con le vie genitali materne. In assenza di sintomi il rischio di trasmettere l’herpes al neonato durante il parto è basso, ma è opportuno che tutte le donne in gravidanza eseguano il dosaggio degli anticorpi. E’ pur vero che molti bambini nascono perfettamente sani da donne con herpes genitale, ma per non correre rischi è opportuno evitare il contagio della madre nell’ultimo periodo di gravidanza per impedire l’esposizione del feto alle lesioni erpetiche durante il parto, effettuare il controllo sierologico degli anticorpi per l’herpes ed eventualmente effettuare una terapia medica specifica. Una donna infetta da herpes genitale di solito può allattare senza pericolo d’infezione per il neonato, nel caso della presenza di vescicole mammarie è però sconsigliato l’allattamento al seno malata mentre può continuare con il seno libero dalle vescicole.
Rossi Lina
Con la consulenza del dott. Lomeo Emilio – ginecologo