In gravidanza sono molte le donne che mal sopportano gli odori prima amati: il cibo, i profumi, perfino il caffè. La colpa è degli ormoni, un
paio di mesi e tutto passa.
Non è detto che tutte le future mamme soffrano di nausea, ma sono in molte quelle che vivono il cambiamento di
gusti come un problema: iniziano cioè a percepire in modo diverso gli odori e i sapori, avvertendoli come più intensi, penetranti e spesso come
fastidiosi. La sensazione si presenta molto presto, nelle primissime settimane di gestazione e può perfino essere un segno precoce della gravidanza. Il
fastidio tende a ridursi con il passare dei mesi, ma la repulsione verso odori o sapori talvolta resta così intensa che una donna non riesce più ad
apprezzarlo. Nemmeno dopo che è nato il bimbo.
Un cambiamento dovuto agli ormoni
L’alterazione del gusto ha un nome
scientifico difficile: si chiama disgeusia e consiste nel non apprezzare più determinate sensazioni gustative oppure olfattive. Le cause di
questo fastidio sono ancora poco chiare. Secondo alcuni, in gravidanza il fenomeno è legato a carenze di alcune vitamine, oppure al metabolismo
nell’assorbimento del ferro. È sicuramente coinvolto in questo meccanismo anche l’aumento del progesterone, un ormone che rende più forte e “stabile” la
muscolatura uterina, in modo da permettere un ottimale andamento della gravidanza. Anche l’apparato digerente, avvolto da un manto muscolare, inizia a
funzionare meno e da questa minore attività hanno origine la stitichezza, i disturbi digestivi e, appunto la disgeusia, che a volte sfocia in vera e
propria nausea quando si avvertono gli odori che causano fastidio.
Dà fastidio quello che piaceva
Le cause della
repulsione possono essere le più diverse tra di loro. Ci sono donne che non possono nemmeno sentire l’aroma del caffè e magari, prima di restare
incinte, non potevano rinunciare ad almeno tre tazzine di espresso al giorno. Ad altre mamme in attesa dà fastidio l’odore del fumo (meglio così: la
sigaretta nuoce a mamma e bimbo). Altre ancora non riescono più a usare profumo e non amano più nemmeno l’odore del detersivo o dell’ammorbidente per
bucato usato fino a qualche giorno prima. Alcune mamme in attesa, amanti della cucina esotica, iniziano a non sopportare l’odore di spezie e soia.
Alimenti che vengono spesso rifiutati sono la carne, il pollo e il pesce. A volte la sensazione di disgusto è così intensa e la “memoria olfattiva”
così forte che alcune donne conservano un ricordo spiacevole di un alimento o di un aroma anche dopo essere diventate mamme, al punto da non consumarlo
più o di non farne più uso.
Meglio tenersene lontane!
Raramente, invece, i carboidrati sono causa di disgeusia: dalla
pasta al riso, alla pizza e tutta la gamma di frutta e verdura. Del resto, questi cibi non possono mancare nel corso di tutta la gravidanza: i
carboidrati, fonte di energia sono i cibi più digeribili e quindi un ottimo rimedio contro la nausea. La frutta e la verdura fresca, che devono essere
sempre ben lavate con acqua e bicarbonato per scongiurare il rischio toxoplasmosi, forniscono minerali e vitamine preziosissime per lo sviluppo del
feto. Gli alimenti che provocano fastidio, si possono tenere tranquillamente fuori dalla tavola. Se però, tra i cibi non più amati si trova la carne ed
i pesce, alimenti ricchi di proteine, è necessario parlarne con il ginecologo, raccontando il problema e facendosi consigliare delle alternative
alimentari valide. Se, poi, le analisi del sangue dovessero mettere in luce qualche carenza, lo specialista potrà prescrivere, se necessario,
l’integratore più adatto.
Giorgia Andretti