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Il serpente piumato

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Un principe-serpente salvato dall’amore. Una storia insolita per i bambini… di tutte le età.

In un regno incantato al centro del Perù vivevano un re ed una regina con la loro figlia, la principessina Giulia.
La loro vita sarebbe trascorsa felice se non fosse esistito il 15 agosto, data nella quale sul promontorio a picco sull’ Oceano veniva offerta, al tremendo serpente piumato dagli occhi rossi una delle giovinette del reame.
Il mago del regno Surus, alla vigilia del giorno fatidico, gettò nel suo vaso delle previsioni le polveri colorate e le ossa magiche che si ricomposero a formare il nome GIULIA.
Grande fu lo sgomento del re e della regina,ma la giovane principessina disse che proprio lei doveva essere di esempio alle altre e così il 15 agosto, si recò sulla scogliera, completamente vestita di bianco, e mentre i suoi occhi color dell’oro guardavano le onde dell’Oceano il serpente piumato la ingoiò in un sol boccone.
Grande fu la sua sorpresa quando si ritrovò viva e su una isola coperta di un bellissimo prato verde dove sorgevano delle capanne bianche dal tetto arancione nelle quali abitavano le ragazze che l’ avevano preceduta nelle offerte sacrificali.
Tutte le ancelle accolsero con grandi sorrisi la loro principessa e le raccontarono che il serpente piumato, altri non era che il principe Chichibio del popolo dei Maya che per maleficio era stato trasformato in quel brutto mostro e che l’origine di ciò altro non era che il piccolo occhio giallo che si trovava in mezzo agli altri due occhi rossi.
Rimosso quello il principe avrebbe ripreso sembianze umane……, ma come fare?
La principessina Giulia chiese come mai alla sera l’acqua che circondava l’isola, nello stomaco del mostro incantato, calasse e le sue ancelle le risposero che il serpente piumato dormiva su una spiaggia non lontano dalla capitale del loro regno.
Fu deciso di tentare di uscire e la principessa si arrampicò lungo le narici del serpente piumato cominciando a solleticarle e ben presto la bestia starnutì gettandola all’esterno, in un campo di mele.
Fu così che vide, appoggiata ad un albero, una scala che le servì per arrampicarsi sulla fronte del serpente dagli occhi rossi e strappare la fonte del maleficio, quel brutto opaco occhio giallo. Ma immediatamente divenne lei la vittima del sortilegio trasformandosi in una orrenda serpentessa piumata. Il principe Chichibio, ancora stordito, vide che cosa stava accadendo e usò l’unico rimedio possibile ossia un bacio d’amore a colei che l’aveva salvato.
Il maleficio ebbe termine ed i due principi innamorati tornarono nei loro regni scambiandosi una promessa di nozze che ebbero luogo dopo tre mesi assieme a quelle di cento ancelle del regno del Perù con i cento più valorosi guerrieri del popolo Maya.

 

Paolo Giuntini

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