Ieri ho ricevuto una mail di richiesta di aiuto per una ragazza di 14 anni i cui genitori sono alla soglia del divorzio, la difficoltà della ragazza non è tanto il divorzio ma la motivazione che lo sostiene: l’omosessualità della mamma. Fortunatamente oggi non è più un evento eccezionale rendere pubblica la propria omosessualità, anche il Governatore della Puglia On.le Vendola ha dichiarato pubblicamente di voler sposare il suo compagno. Tanti ragazzi gay si sono affidati alle mie cure per essere aiutati a fare il come out con le loro famiglie, è quindi una materia con cui ho abbastanza dimestichezza. Però devo ammettere: non è affatto semplice fare capire ad una ragazza di 14 anni il perché la sua mamma abbia deciso di rompere il rapporto dopo tanti anni passati insieme a suo padre. Il tema della bisessualità riscuote meno consensi dell’omosessualità pura, si tende sempre a considerare la persona con interessi sessuali altalenanti come un individuo “sporco”. Ciò che non si prende mai in considerazione è che il nostro sistema ormonale è un mix di ormoni femminili e maschili e che non sempre sono allineati come i cromosomi dovrebbero garantire. Per accettare la nuova presenza femminile accanto alla madre, inevitabilmente la ragazza deve essere sostenuta da un percorso psicoterapeutico, la conoscenza neurofisiologica e psichica dell’omosessualità di certo la aiuterà a superare quello che per lei in questo momento è un problema irreparabile. Diverso è il discorso della bisessualità con il solo obiettivo di fare evento intorno a se.
11 Comments
è una situazione molto delicata….non saprei cosa pensare…devo rifletterci su
Posso solo provare ad immaginare come si senta questa ragazza e, peggio ancora, il suo papà, nello scoprire una verità come questa dopo tanti anni.
Sicuramente non deve essere stato facile neanche per il marito scoprire di aver amato e fatto l’amore con una donna che probabilmente nelle sue fantasie non vedeva il proprio uomo ma altre persone. D’altra parte, è anche vero che…scagli la prima pietra chi almeno una volta non ha fantasticato altro in quel momento.
Se poi l’altra persona fantasticata è una donna, questo può accadere, gli ormoni non riconoscono il genere.
Il problema della ragazza è sicuramente quello di accettare la mamma fidanzata con una donna e soprattutto il timore che le sue compagne la possano allontanare e deridere.
il problema più grande invece secondo me è la perdita di fiducia…. questa ragazza e suo padre sono stati ingannati per 14 anni…
Sicuro, questo è ancora un aspetto diverso, anche se considerato l’età, ciò che teme di più sono sicuramente le reazioni dei suoi coetanei. Sappiamo bene quanto sanno essere cattivi gli adolescenti in alcune situazioni e, purtroppo, anche gli adulti!
A 14 anni si è molto sensibili … già deve essere un trauma vedere i genitori che si separano, ma sapere anche che la propria madre è omosessuale… questa ragazza starà passando l’inferno
Sì, sono molto d’accordo su questo punto
sì, data l’età anche questo è sicuramente un punto molto importante da affrontare
davvero…. povera ragazza…
Prendiamo in considerazione il fatto che anche la mamma potrebbe aver scoperto (o accettato) la sua inclinazione recentemente.
Il trauma deve esser stato forte per tutti. Per quanto possa sembrare paradossale, credo che la medicina migliore risieda nell’amore della famiglia.
Il problema secondo me viene anche accentuato dall’alterazione dello stato emotivo che comporta l’adolescenza. Ricordate? A quell’etá ogni problema ci sembrava insormontabile!
Immagino anche il marito che colpo ha preso, è difficile accettare di amare una donna e pensare che mentre stava con te lei pensava alla sua compagna. E alla ragazza, sicuramente deve essere difficile accettare la nuova compagna della madre e poi dipende da dove abitano se in una città grande ci si confonde ma se abitano in una città di provincia dove molti si conoscono queste storie vengono belle messe in mostra. Io ho due ragazze adolescenti e se penso che questo potrebbe essere accaduto anche a me, in fondo tutto è possibile, mamma mia, che farei?