Redditometro: asilo e palestre mostreranno la nostra ricchezza

Quando l’amore di una mamma toglie la vita
18 Settembre 2012
Celibato tra religione ed economia
20 Settembre 2012

Redditometro: asilo e palestre mostreranno la nostra ricchezza

Dal prossimo mese di ottobre, entrerà in funzione il redditometro: un software sofisticatissimo incrocerà le spese delle famiglie, verificando quanto le spese siano congrue con il reddito dichiarato. Le spese sotto scacco sono le più varie, è chiaro che una macchina potente e veloce per poterla tenere in garage deve giustificare un reddito adeguato, così come una barca, gioielli o vacanze super accessoriate. Ma, perché inserire le spese per l’asilo privato o la palestra?  Le spese per la pay-TV o della colf forse potrebbero ancora trovare spazio, anche se non rappresentano una spesa eccessiva e poi potrebbe essere evitata. Ma, sono tante le famiglie costrette a ricorrere all’asilo privato, ne farebbero decisamente a meno se gli asili pubblici riuscissero a garantire posti a sufficienza. Le palestre poi, si punta tanto il dito contro gli stili di vita e di quanto si dovrebbe dare molto più spazio allo sport per controbattere i danni della vita sedentaria, e poi? Oggi la retta della palestra diventa un benefit lussuoso. Possibile che non si riesca per una volta a rispettare i bisogni delle famiglie?  Far frequentare l’asilo ai bambini, per una coppia dove entrambi lavorano, è un bisogno primario non di certo uno sfizio lussuoso. Ciò che meraviglia è la politica repressiva verso i consumi non di lusso ma necessari quali appunto l’attività sportiva per i bambini ed adolescenti ed asili privati, non delle scuole elementari o medie dove la frequenza è assicurata a chiunque. Non so quanti di voi hanno avuto modo di interessarsi alla tassazione negli USA, non esiste americano che non paghi le tasse, sono tutti ligi al dovere e non solo perché gli evasori vengono penalizzati da multe incredibilmente elevate ma anche dalla reclusione.  Il loro sistema è geniale,  senza  alcun sforzo ognuno controlla l’altro senza bisogno di chiedere. Quando il cittadino americano compila la sua dichiarazione dei redditi, da un lato inserisce  le sue entrate e dall’altro tutte ma proprio tutte le uscite accompagnate  del relativo scontrino fiscale. Importo  finale da sottoporre a tassazione è la differenza tra i due quadri. Tra le uscite trovano spazio la ricevuta  del parrucchiere, del sarto, dei farmaci, dei viaggi, dei libri, della palestra, dell’istruzione, del condominio, insomma tutte ma proprio tutte le spese. In questo modo non solo tutti richiedono la ricevuta perché pagheranno meno tasse ma, proprio per questo effetto i consumi non sono repressi anzi stimolati. Quanto più si spende tanto meno tasse si pagheranno. Questo è un sistema furbo e non capisco perché non debba essere adottato anche nel nostro paese. Qualcuno sostiene  che ci sarebbe un  gettito in entrata troppo basso, portando in detrazione tante spese, nulla di più sbagliato: se io spendo di più, pagherò molto di più di IVA, quello che viene incassato di meno dalle tasse dirette verrebbe guadagnato dalle tasse indirette. Il vantaggio più grande è quello di stimolare la compra-vendita  di qualsiasi cosa, quindi  aumento della  produzione e mantenimento dei posti di lavoro, è questa la strada che potrebbe portarci fuori  dalla crisi e non di certo il redditometro. Se davvero si vuol colpire la ricchezza è sufficiente monitorare la vendita delle Ferrari, Porsche  o delle Mercedes, fare un’anagrafe dei posti barca  e da lì immediatamente risultano i proprietari di barche o nei maneggi per scovare i proprietari di purosangue.  Se davvero si volesse cambiare regime e far ripartire l’economia, non vedo altro sistema di questo.

Registrati o Accedi

10 Comments

  1. jonatan ha detto:

    Spese controlli con me posso fare quello che vogliono,tanto c’è poco da controllare 🙁

  2. anastasia ha detto:

    Il redditometro in verità è un sistema di controllo che esiste da diversi anni. Ogni anno vengono ridefiniti i parametri di confronto. Io ricordo che quando ho lavorato all’ufficio delle entrate molti funzionari erano addetti a lavorare queste liste. Per lo più si sta cercando di rivedere i parametri che risultavano poco rappresentativi della popolazione . Nonostante il nome faccia un po’ impressione, io ritengo sia invece un buon metodo per stanare qualche evasore. Non dimentichiamoci che i grossi evasori non sono solo gli sciagurati che hanno la barca o la villa o il macchinone (e sono tantissimi lo so) , ma è anche ad esempio il vicino di casa che dichiara zero euro di reddito ma che conduce una vita assolutamente da benestante. Io ricordo molte colleghe all’università che non pagavano le tasse (anzi ottenevano la borsa di studio) perché avevano reddito zero. Eppure conducevano una vita normale, avevano la macchina, pagavano l’affitto di casa…..Ecco cosa non funziona nel nostro paese: dal più povero al più ricco……nessuno ha voglia di pagare le tasse…e chi ci rimette? I soliti …..

  3. la redazione ha detto:

    Non pensi che il sistema americano sia più efficace? Se tu puoi scaricare la ricevuta del parrucchiere, la richiedi sempre oppure se puoi scaricare la ricevuta dell’idraulico che è venuto a liberare il vater occluso o il vetro della finestra rotto. Il punto è che se tu stato mi fai scaricare tutte ma proprio tutte le spese e tassi solo quello che effettivamente mi rimane, pagare le tasse dirette diventa normale ed è giustissimo pagare. Però che tu mi fai pagare di tasse dirette il 48% e non so più quanto di tasse indirette (IVA al 21%) capisci bene che mi stai strangolando e se posso i lavoretti in casa ci penso io, dal parrucchiere non vado più e così via. I consumi inevitabilmente si contraggono e la crisi diventa crisi sempre più profonda. Dovremo tutti insieme urlare: “Stato caro, guarda un po’ come fanno gli stati più avanzati, lasciaci scaricare tutto e vedrai che all’istante gli evasori delle famiglie medie non ci saranno più. Vai invece ad occuparti e riserva le forze per controllare i GRANDI evasori, quelli delle aziende fantasma che evadono milioni di euro”. Ecco Sonia, questo uno stato moderno e rispettoso del suo popolo dovrebbe fare.

  4. catemotta ha detto:

    Sono convinta anche io che bisogna “guardare” ai paesi più sviluppati di noi…il sistema economico americano mi sembra migliore del nostro. Sicuramente prima o poi ci arriveremo anche noi, col nostro proverbiale ritardo…come sempre…

  5. anastasia ha detto:

    Sono d’accordissimo con te e col fatto che il sistema statunitense sia migliore del nostro. Ma se non ricordo male da quelle parti vige una fiscalità federalista, cioè lontano anni luce dal nostro sistema centrista e poco articolato. In sostanza in italia si lascia poco spazio alle varie autonomie locali e le entrate pervengono tutte in un grande calderone. Da qui inevitabili sprechi. Ecco, per me la riforma del sistema fiscale verso una strada di tipo federalistico potrebbe essere la chiave per avvicinarci un po’ a quelle che tu, giustamente, definisci nazioni avanzate.

  6. lupa9373 ha detto:

    il sistema americano funziona, ma da noi non verrà mai messo in pratica… perché? semplice: perché alla nostra classe politica non fa comodo!
    Finché avremo questi politici e finché quelli che verranno continueranno ad operare come è stato fatto finora, il nostro paese non ha speranze…

  7. raimondo ha detto:

    Però a questa classe politica possiamo anche dargli dei suggerimenti e fargli capire che siamo tutti stufi del loro modo di fare, cerchiamo o di fargli arrivare anche la nostra voce. Mi viene in mente la rivoluzione araba, in pochi mesi con internet hanno rovesciato la dittatura, non dico che dobbiamo fare così anche noi ma fargli capire che siamo tutti ridotti al limite e che così non ce ne sarà più neanche per loro. Sono comunque d’accordo anche io con il sistema americano, loro possono scaricare tutto e così tutti pagano le tasse in modo equo. E ancora se spendi tanto è perché i soldi ce li hai e sei contento di rimetterli in giro, fai lavorare e tutti sono più contenti

  8. gioandi ha detto:

    Anche per me!!!! 🙁

  9. Simona ha detto:

    No, aspettate un momento, forse la mia ignoranza in campo economico-politico non mi fa capire bene: vogliono annoverare gli asili privati tea le spese “di lusso”???
    Ho capito male vero?

  10. la redazione ha detto:

    Palestre ed asili nido privati faranno parte delle spese per stabilire il reddito delle famiglie