Celibato tra religione ed economia

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Celibato tra religione ed economia

Il Convegno Internazionale di studi Copti, tenutosi qualche giorno fa a Roma, ha riservato ai presenti una stupefacente sorpresa: Gesù era sposato. Ad esporre questa testimonianza è la storica della Cristianità antica dell’Harvard Divinity School dott.ssa Karen L. King. La frase: “Mia moglie….Lei sarà in grado di essere mia discepola” sarebbe la traduzione letterale in lingua copta di un antico papiro risalente al quarto secolo dove viene riportato un brano la cui paternità è attribuita a Gesù. Il frammento di papiro è arrivato nelle mani della dott.ssa King da una persona con il desiderio di restare in incognito.  Questa rivelazione riaccende l’antica  diatriba in seno alle teorie della religione cattolica: celibato si, celibato no. Anche se questo frammento di papiro risale a qualche secolo dopo il passaggio sulla terra di Gesù, le persone che lo hanno scritto forse tramandavano l’informazione veritiera o forse erano loro stessi nel pieno di un dibattito tra fedeli. In ogni culto religioso, i soggetti depositari della verità indicati anche come guide spirituali e cioè: pastori, rabbini o imam sono sposati. Loro costruiscono una loro famiglia ed hanno dei figli, solo se un uomo sperimenta e vive il suo desiderio sessuale e cresce con amore i propri figli, sarà in grado di essere una vera guida spirituale e morale per il popolo di quella cultura. E’ davvero incomprensibile l’accanimento al celibato della religione cattolica, soprattutto quando le pagine della cronaca si riempiono di fatti e misfatti a sfondo sessuale compiuti da prelati di ogni ordine e grado. Una considerazione viene spontanea da fare: è forse un fatto economico il celibato per la chiesa cattolica? A pensarci bene lo Stato del Vaticano ha costruito la sua potenza economica nei secoli proprio grazie ai lasciti di famiglie facoltose: terreni,  castelli, gioielli, palazzi e denari. Un tempo ogni famiglia ricca e nobile imponeva ad un suo membro di raggiungere un posto importante nella chiesa, alla fine della sua vita l’eredità non veniva più ridistribuita alla famiglia di provenienza ma veniva incamerata nel patrimonio della chiesa. Ancora oggi questa norma è valida, chiunque prende i voti assicura alla chiesa il suo patrimonio che sia di soli 10 euro o di milioni di euro. Togliere il celibato e riconoscere alle guide spirituali pari dignità al pari di ogni altro essere umano, e quindi con sentimenti e pulsioni fisiologiche, creerebbe una perdita non indifferente in termini economici: ogni figlio potrebbe reclamare la sua eredità. Cosa potrebbe accadere se venisse a cadere il celibato?  Questa resterà una domanda  senza risposta: lo Stato del Vaticano senza il valore aggiunto del celibato potrebbe andare in fallimento.

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6 Comments

  1. jonatan ha detto:

    Come ho sempre pensato è giusto dare la possibilità ai preti o alle figure della chiesa di potersi creare una famiglia, in questo modo ci sarebbero anche meno scandali………

  2. Simona ha detto:

    Io sono per celibato no!!
    Credo che solo chi prova amore possa predicare amore…
    Aggiungo una cosa che esula dal discorso della dottoressa: chi non comprende l’amore di due persone per il solo fatto che queste sono dello stesso sesso, come può predicare amore puro??

  3. raimondo ha detto:

    Non avevo mai pensato al celibato come protezione del patrimonio del Vaticano. Interessante davvero! Però tornando indietro nel tempo tanti Papi sono appartenuti a famiglie principesche, un specie di facciamo tutto per noi a scapito di quei poveretti che ci credono davvero e vanno a fare i missionari nei paesi più sperduti mettendo anche a rischio la loro vita

  4. catemotta ha detto:

    la questione mi pare abbastanza controversa….tralasciando il discorso della storica della Cristianità antica dell’Harvard Divinity School dott.ssa Karen L. King, che mi pare fantascienza, se da più o meno duemila anni le cose stanno così ci deve pur essere un motivo…

  5. anastasia ha detto:

    io sono favorevole per il matrimonio dei preti!

  6. gioandi ha detto:

    Giuseppe e Maria, marito e moglie, avevano altri figli oltre Gesù. Pietro, primo papa, era sposato (in un celebre passo del Vangelo si parla della suocera). Secondo me i sacerdoti dovrebbero essere liberi di scegliere se sposarsi o no. Ma non avverrà mai. Il cattolicesimo è pe ril celibato per ragioni di interesse, altro che di purezza (omnia munda mundis)