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Tutti i riti magici del Natale

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Gesù nacque la notte del 25 dicembre dell’anno zero, ma i Vangeli collocano la nascita di Gesù durante il regno di Erode il grande, quindi almeno quattro anni prima del periodo in cui si iniziano a contare i secoli del dopo Cristo. Per questo la data precisa della nascita di Gesù non è nota. Nei primi secoli della Chiesa ci furono due scuole di pensiero, secondo le quali il Messia nacque il 20 maggio oppure il 28 agosto.

Gesù come il Sole che nasce

Si iniziò a parlare di 25 dicembre come Natale del Signore solo dall’anno 300 in poi, quando si identificò questa data con il festeggiamento del dio pagano Mitra, chiamato Sol Invictus ossia sole vincitore sulle tenebre. Nel pieno dell’inverno, o meglio ancora all’inizio dell’inverno, le giornate cominciano ad allungarsi, quindi la cultura popolare di allora, già cristiana ma ancora intrisa di elementi mistici pagani stabilì che Gesù, salvatore del mondo e vincitore sul male, doveva essere nato in quella data. Con il cristianesimo il Natale del Sole diventa il Natale del Cristo, Sole di Giustizia che riscatterà l’umanità dal peccato originale. È anche il periodo in cui le giornate più corte e buie stanno terminando e gli uomini, da oltre duemila anni, sentono il bisogno di esorcizzare il timore che provano con allegria, luci, feste. Ecco allora le feste pagane dei Saturnali, in un periodo collocato da gli odierni 17 e 23 dicembre tempo in cui un personaggio vestito di rosso veniva portato in corteo e si tenevano floridi banchetti. Una tradizione che è rimasta inalterata, nonostante abbia attraversato il Medioevo, il rinascimento e fino ai nostri tempi.   In fondo il nostro Babbo Natale è lo stesso Babbo Natale delle celebrazioni dei Saturnali.  

Babbo Natale tra Saturno e San Nicola

La tradizione di Babbo Natale somiglia anche alla rappresentazione di San Nicola di Mira, chiamato in nord Europa Sankt Niklaus, da cui Santa Claus,  considerato il protettore dei bambini per aver resuscitato tre ragazzine e aver dato loro monete per la dote nuziale. San Nicola era un vescovo, con barba bianca, vestito di rosso, davvero simile al nostro Babbo Natale. Ma perché San Nicola è diventato il simpatico amico dei bambini, ai quali porta i doni? Succede perché a Bari, la sua città d’origine, una famiglia poverissima non riusciva a dare una dote alle tre figlie. Allora San Nicola, durante la notte, lanciò una grossa borsa piena d’oro giù dal camino, cadendo proprio in una calza lasciata al caldo nel focolare. Babbo Natale somiglia un po’ anche al russo Nonno Gelo, un vecchio con la barba bianca ma vestito di blu, che porta i doni ai bimbi nel Natale ortodosso su una slitta trainata da renne. Proprio come faceva il dio nordico Woden. Insomma, leggende di popoli lontani si somigliano e si mescolano creando affascinati storie da raccontare anche ai bambini.

Lina Rossi

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