Infertilità e PMA: due situazioni da sostenere con il counselling psicologico

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Infertilità e PMA: due situazioni da sostenere con il counselling psicologico

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Una volta avuta la conferma dell’infertilità, il desiderio di un figlio, guida la coppia nella ricerca delle soluzioni possibili tra cui la Procreazione Medicalmente Assistita: la stimolazione ormonale, le pratiche di fecondazione più o meno fastidiose, il tentativo non andato a buon fine e la volontà di ricominciare daccapo. Si pensa meno a quello che c’è dietro a tutto questo: al dolore e alla frustrazione nello scoprirsi infertile, all’insicurezza che questa consapevolezza può portare nella vita di coppia, nella relazione a due. Anche le conseguenze sul piano intimo non sono da poco, perché l’atto sessuale si svuota, in parte, di una sua finalità: quella della riproduzione.

L’importanza di un supporto alla scoperta dell’infertilità
Le ripercussioni psicologiche dell’infertilità non vanno quindi sottovalutate. Del resto, perfino la legge, la tanto discussa legge 40/2004 sottolinea chiaramente l’importanza di garantire alle coppie che si sottopongono alla fecondazione assistita il sostegno psicologico prima e durante l’esecuzione dei trattamenti. L’obiettivo è permettere sia all’uomo sia alla donna di attingere alle proprie risorse interne, per affrontare con più determinazione le difficoltà che si incontrano durante il percorso. Secondo gli esperti, infatti, la scoperta della propria infertilità porta a vivere un sentimento di incredulità, quasi come si stesse subendo una “presa in giro” da parte della vita. Molte coppie, infatti, negli anni utilizzano metodi contraccettivi per poter vivere la sessualità senza programmare un figlio e, quando si decide che è tempo di diventare genitori, l’obiettivo non raggiunto, le visite, la scoperta inattesa pongono davanti all’amara verità. La prima reazione è un sentimento di negazione, una sorta di “lutto” che non si riesce mai ad affrontare nuovamente perché, ogni mese, il presentarsi del ciclo mestruale rinnova il ricordo e il dolore. La decisione stessa di scegliere la fecondazione assistita, poi, non è facile perché ci si immagina “diversi” da tante altre coppie, per le quali diventare genitori è un percorso naturale.

Tre tipi di sostegno per le coppie in difficoltà
Proprio per applicare le direttive della legge 40, l’ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embriology) ha proposto una serie di raccomandazioni che sono attualmente in corso di revisione. Queste propongono tre diversi tipi di counselling psicologici per supportare la coppia che aspetta di effettuare la PMA. Il Decision‐making counselling ha l’obiettivo di far comprendere meglio le implicazioni che il trattamento potrebbe avere su di loro, sulle rispettive famiglie e sui figlie che ne verranno, a far riflettere su questi e anche a far capire se e quando è eventualmente il caso di interrompere il trattamento. Il Support counselling è risolto alle coppie che stanno vivendo i momenti di maggiore difficoltà e stress, ha l’obiettivo di sostenerle e motivarle, facendo loro comprendere che lo stress è normale conseguenza non solo dell’aspirazione ad avere un figlio, ma è anche il risultato delle pressioni psicologiche che, involontariamente, la società e le famiglie effettuano sulla coppia stessa. Infine, il Therapeutic counselling intende accompagnare le persone o le coppie nell’elaborazione di strategie che consentano di far fronte alle conseguenze dei trattamenti dell’infertilità, a moderare le aspettative e ad accettare la realtà. Durante questi incontri gli uomini e le donne sono invitate a riflettere sulle loro possibile reazioni in rapporto a eventi come la propria infertilità, l’infertilità del partner, l’eventualità che il trattamento non abbia successo.

Qual è l’obiettivo di questi incontri
Il counselling ha l’obiettivo di capire a fondo le cause dello stress, favorire l’espressione delle emozioni, indagare sui fatti personali che possono portare a vivere situazioni di stress e cercare di risolvere le situazioni complesse, che possono sfociare in una crisi. Il sostegno continua anche dopo che la gravidanza ha avuto inizio, perché in questo momento la coppia si trasforma, da “pazienti”, ad aspiranti genitori, con un vissuto nuovo e dinamiche psicologiche complesse che si deve imparare ad accettare e a gestire. La donna e l’uomo vanno resi consapevoli delle possibili difficoltà, come un aborto involontario, la gravidanza multipla con le sue conseguenze, l’importanza della ripresa di una vita sessuale. Il counselling effettuato da medici, psicologi ed esperti oltre che da gruppi di auto-aiuto, all’interno dei quali le coppie potranno confrontare le proprie esperienze. Il supporto ha l’obiettivo di creare una rete di fiducia e di apertura verso i medici, che sono figure essenziali anche per risolvere contrasti che si possono creare all’interno della copia. Non di rado infatti i due componenti hanno modo diversi di affrontare il problema della sterilità e possono avere opinioni contrastanti su un problema che ha condizionato le loro vite. Anche le aspettative possono essere diverse. Per questo occorrono reali esperti, che sono a disposizione nelle cliniche in cui sono attuati i procedimenti di fecondazione assistita.

Dott.ssaRosalba Trabalzini
Psichiatra, psicoterapeuta, laureata in psicologia medica

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