Ne hanno parlato gli esperti lo scorso 14 maggio a Roma nell’ambito della manifestazione “In forma per la vita. Modella oggi”: Il disagio colpisce sempre più adolescenti.
Nella Sala dell’ Arazzo
in Campidoglio, il Prof. Adolfo Panfili, Presidente AIMO e Delegato Relazioni Istituzionali Enti Sanitari ed USL, ha aperto il tavolo dei lavori con un forte incipit “La Moda non è la causa dell’anoressia, affermare il contrario sarebbe come
dire che il raffreddore per il malato di AIDS è la causa primaria della sua morte”. Il Prof. Panfili salutando la platea a nome del Sindaco Gianni Alemanno ha moderato la Tavola Rotonda composta da esperti del mondo medico, della ricerca e psicoterapia che ruotano
intorno alla cura di questa crudele patologia che come affermato dallo stesso moderatore ” è il miglior modo per tenere il mondo fuori dalla porta”.
Il contributo dei relatori
“E’ un luogo comune dire: quando nasce un bambino nasce un genitore, è vero ma essere semplicemente genitore ed essere genitore consapevole di quanto il futuro dei figli è nelle proprie mani è ben diverso. La conoscenza è la pietra miliare che fa la differenza ed è doveroso attingere a tutte le informazioni che le società scientifiche mettono a disposizione per garantire un’infanzia ed una adolescenza oltre che una vita da adulti, serena.
Il ruolo dei genitori nella genesi dei disturbi alimentari psicogeni è innegabile, i genitori inevitabilmente trasferiscono il proprio personale modo di essere sui figli attraverso l’educazione. La madre ad esempio, dall’anamnesi emerge essere una madre molto attenta ai bisogni corporali della figlia del tipo: ”devi mangiare perché hai fame” oppure “devi coprirti perché hai freddo” anziché privilegiare i bisogni emotivi. In questo modo alla bambina viene offerto il riconoscimento delle sensazioni già impacchettato e non ha l’opportunità di imparare a riconoscere il suo personale stato di bisogno. Ciò che è in grado di acquisire è che deve essere come gli altri si aspettano che sia. A lasciar spazio a questo tipo particolare di madre è l’assenza o la presenza evanescente del padre a cui la figlia cerca inutilmente di ricorrere, utilizzando anche le armi della seduzione, quasi per competere con la figura della madre. La delusione per il mancato riconoscimento da parte del padre, viene vissuta dalla ragazza come non essere capace di farsi amare.
L’essere la figlia modello che tutti i genitori vorrebbero avere, essere la prima della classe, essere attiva dando sempre il meglio di se nello sport e in altre discipline non è sufficiente a compensare il bisogno di essere riconosciuta come persona. Il bisogno di autonomia viene espresso allora attraverso il corpo. Il suo corpo, finalmente con l’adolescenza diviene in suo possesso e può farne ciò che desidera, in fondo il senso della fame non essendo mai stato sperimentato come bisogno, non è riconosciuto, ecco può ora evitare di mangiare.
Se a questo aggiungiamo i risultati di una ricerca effettuata dalla Eunice Kennedy National Institute of Child Health and Human Development dello scorso maggio, dove si è preso il livello di cortisolo come parametro da valutare, si è visto che i bambini meno coccolati e quindi scarso impegno emotivo da parte dei genitori, avevano il livello di cortisolo molto basso il mattino per aumentare durante il giorno, al contrario, i bambini a cui era stato offerto il conforto delle coccole e quindi della sana emotività il livello del cortisolo era elevatissimo il mattino per decrescere durante la giornata. Ebbene, i bambini con basso livello di cortisolo mattutino nell’adolescenza vanno incontro ad un forte stress emotivo.
La prevenzione deve essere assolutamente privilegiata, oggi sappiamo molto di più sulla genesi del disturbo alimentare, cosa deve essere modificato quindi per evitare di avere tante adolescenti in difficoltà? Aiutare i genitori ad essere dei genitori consapevoli, ad essere genitori veri con le loro difficoltà, senza nascondersi dietro l’apparenza della famiglia felice. La conoscenza può aiutare i genitori a ricercare soluzioni alle loro personali difficoltà, può aiutare ad essere una madre ed un padre attenti ai bisogni emozionali oltre che, a lasciare alla figlia la possibilità di imparare a riconoscere le sue sensazioni interne.”
Ed il sorriso è stato il protagonista dell’incontro grazie alla partecipazione delle splendide concorrenti finaliste di “MODELLA OGGI” .
Giorgia Andretti