Se il bambino presenta una colorazione rosso vivo della pelle ed è anche ruvida al tatto e inoltre, è stanco e nervoso, è bene contattare subito il proprio pediatra. Potrebbe infatti di scarlattina, la malattia è in aumento per la prima volta dal periodo della pandemia di Covid-19. Gli esperti invitano le famiglie a fare attenzione.
Durante il 2020, 2021 e 2022 la malattia ha circolato poco. Ora, in assenza di restrizioni, tutti i patogeni hanno ripreso a circolare intensamente. Nelle ultime settimane si sono riscontrate epidemie di scarlattina nelle scuole in diverse città italiane. A seguito della pandemia di Covid-19, si era verificato un crollo del numero di casi di scarlattina dovuti ovviamente all’isolamento sociale. Adesso in molte scuole, soprattutto materne, gli esperti hanno osservato un aumento significativo dei casi, anche se per fortuna non sono state registrate conseguenze serie. Quindi non ci sono motivi di allarme, ma è importante fare il tampone in caso di sintomi e iniziare la terapia entro 10 giorni dall’esordio, per evitare complicanze. Se la scarlattina è curata a dovere, con la somministrazione puntuale o costante degli antibiotici, il bambino guarisce senza problemi. Se, però, non viene somministrato l’antibiotico o se viene somministrato in modo scorretto, la malattia può causare problemi come il reumatismo articolare acuto o la glomerulofrenite acuta. I genitori non devono comunque preoccuparsi. Infatti, se la scarlattina viene diagnosticata dal medico e curata con gli antibiotici, il rischio di complicanze è scongiurato.
La scarlattina è una malattia esantematica, causata da Streptococco beta-emolitico di gruppo A, che si trasmette attraverso muco e saliva. Vige l’obbligo di segnalazione, anche se non esiste un registro nazionale di monitoraggio. Il periodo di maggior contagio è da dicembre a aprile e la fascia di età più interessata è tra 2 e 8 anni. Nella scarlattina compaiono mal di gola e febbre, oltre a una colorazione prima biancastra e poi rossa della lingua e da un esantema con minuscole macchioline rilevate rosso acceso, che confluiscono conferendo un colorito uniformemente arrossato. Le macchioline compaiono prima sul torace, per poi allargarsi e accentuarsi nella regione inguinale e alle ascelle. Il problema è che, a differenza di malattie simili, come morbillo e varicella, per la scarlattina non esiste un vaccino. Inoltre, una volta avuta, non si è immunizzati ed è possibile ammalarsi nuovamente. Per questo è essenziale la diagnosi tempestiva da parte del pediatra, quindi va eseguito il tampone faringeo rapido e, se positivo, va iniziata la terapia antibiotica. Non bisogna spaventarsi, ma trattare la scarlattina entro 10 giorni dall’esordio per evitare complicanze.
Giorgia Andretti
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