Piano vaccinale bambini: troppe defezioni

sandwich brie e avocado
Il nostro menù del giorno 01_04_2022
1 Aprile 2022
pesce spada
Il nostro menù del giorno  04_04_2022
4 Aprile 2022

Piano vaccinale bambini: troppe defezioni

vaccini
Condividi sui social

Oltre tre milioni di vaccini in meno nel 2020 rispetto all’anno precedente: dal vaccino per la polio a quello per il morbillo, passando per quello antinfluenzale e anti-papillomavirus, troppe persone hanno scelto di non vaccinare i figli o se stesse contro malattie che sono pericolose e ancora presenti tra noi. Sono i dati del Rapporto Vaccini 2020, pubblicato dall’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), che precisa come, rispetto all’anno precedente, si osservi una flessione del tasso di segnalazione verosimilmente attribuibile al minore accesso alle vaccinazioni che si è registrato nel 2020 a causa della pandemia.

Meno bambini vaccinati più malattie infettive

L’AIFA, come ogni anno di concerto con L’istituto Superiore di Sanità – ISS – rende noto i risultati dell’attività di vaccino-vigilanza, bene nel 2020 si osserva per tutti i vaccini disponibili per i bambini, un calo, rispetto al 2019.  Inoltre, sono stati resi noti anche gli effetti avversi delle vaccinazioni: 17,9 casi su ogni 100.000 dosi somministrate, per lo più si è trattato di febbre, mal di testa, irritabilità e reazioni cutanee. Le reazioni serie, correlabili al vaccino sono state di 1,9 per 100.000 dosi. Nello 0,2% delle segnalazioni l’esito riportato è stato il decesso, ma nessuno dei casi è correlabile con la vaccinazione effettuata. Nel complesso, indipendentemente dal nesso di causalità, l’84,3% delle segnalazioni è stato classificato come non grave e il 15,6% come grave, totalmente in linea con gli anni precedenti. Tra le sospette reazioni avverse osservate nel 2020 non sono emersi eventi indesiderati che possano modificare la valutazione del rapporto fra beneficio e rischio dei vaccini utilizzati.

I vaccino: l’invenzione farmacologica più importate di sempre

Il calo delle coperture vaccinali nel nostro Paese è un dato che non deve essere sottovalutato. Per questo motivo è fondamentale che pediatri, igienisti e in generale operatori sanitari siano in grado di superare le possibili difficoltà nel comunicare l’importanza delle vaccinazioni soprattutto a coloro che sono incerti o contrari e di affrontare i casi clinici più complessi. I vaccini hanno cambiato la storia della pediatria nel mondo, nel senso che la riduzione della mortalità infantile, cioè nel primo anno di vita e pediatrica è diminuita proprio grazie al calo delle patologie infettive che è seguito alle vaccinazioni di massa. Eppure, sembra che molti si siano già dimenticati di questi importanti passi in avanti e dei grandi benefici dei vaccini: se le famiglie scelgono di non vaccinare i propri figli, il rischio è il ritorno di infezioni pericolose per loro e per l’intera comunità.

Perché la vaccinazione è importante

Le vaccinazioni sono il modo più sicuro per non ammalarsi e non diffondere ad altri una malattia. È importante continuare a vaccinare i propri bambini, seguendo il piano vaccinale proposto nel proprio Paese e all’interno della propria regione e chiedendo consiglio al pediatra per qualsiasi dubbio. Non si può più pensare: io non vaccino mio figlio, ci pensino pure gli altri, perché ogni persona non immunizzata può contribuire a diffondere una malattia secondo il concetto di immunità di gregge, ossia vaccinarsi il più possibile per non far circolare l’agente patogeno. Per rassicurare genitori e famiglie, i medici e gli operatori sanitari svolgono un ruolo fondamentale anche nello stabilire e mantenere un impegno costante nella comunicazione sui vaccini, tenendo alta la fiducia nelle vaccinazioni, fornendo ai genitori materiale didattico, mostrandosi a disposizione per rispondere alle loro domande. Anche internet ha un ruolo molto importante nella diffusione e nella ricerca di notizie, soprattutto nel campo della medicina e della salute, ma attenzione: in rete circola di tutto perché oggi in troppi si arrogano il diritto di diffondere notizie mediche senza avere una laurea in medicina e una specializzazione, ovvero, vuoto per pieno dieci anni di studio e circa 60 esami universitari. È fondamentale, quindi, che i genitori che si rivolgono alla rete per cercare risposte ai loro dubbi, ma che si affidino solo alle notizie certificate e firmate da un medico iscritto all’albo dei medici, per non rischiare informazioni non corrette o addirittura fuorvianti e pericolose.

dott.ssa Rosalba Trabalzini

Responsabile scientifico Guidagenitori.it

Laurea in Medicina e Chirurgia, Laurea in Psicologia clinica,

Specializzazione in Psichiatria, Abilitata alla psicoterapia CBT

Sostieni Guidagenitori.it

Il Covid-19 ha colpito al cuore anche l’economia, tutto si è fermato, pubblicità compresa, l’unica forma di sostentamento per fare e diffondere l’informazione medico-scientifica, obiettivo principale di Guidagenitori.it

I nostri giornalisti, tecnici informatici e tutti gli altri operatori che sorreggono il giornale, continuano a svolgere regolarmente il lavoro per offrire gratuitamente i servizi editoriali, nonostante le difficoltà economiche. Ecco perché il vostro contributo è prezioso.

Registrati o Accedi

Comments are closed.