

Comunemente nota come orecchioni, la parotite è una malattia infettiva contagiosa, dovuta a un virus della famiglia dei Paramyxovirus. Il virus si trasmette come le altre malattie infettive virali attraverso le goccioline di saliva emesse nell’ambiente dagli starnuti e dai colpi di tosse. Il virus, quindi si localizza a livello delle ghiandole salivari e delle prime vie aeree: faringe, laringe e trachea. I rischi nel contrarre la malattia esistono soprattutto in adolescenza e in età adulta per gli individui di sesso maschile. La malattia può causare problemi nella produzione degli spermatozoi. Ecco in breve che cosa si deve sapere.
Gli orecchioni si manifestano con l’ingrossamento delle ghiandole parotidi. Queste sono situate sotto i padiglioni auricolari, dietro la mandibola: per questa ragione la zona delle orecchie appare più gonfia ed è proprio da questo che prende il nome la malattia. La parotite ha un periodo di incubazione che varia tra i 12 e i 25 giorni dopo il contatto con l’agente virale. Di solito non compaiono sintomi, ma in altri casi il bambino è soggetto a malessere, calo dell’appetito, brividi, dolori muscolari, mal di testa. Compare quindi una febbre vera e propria, può durare alcuni giorni e con dolore nella zona delle orecchie e durante la masticazione e deglutizione. All’inizio i sintomi riguardano solo una parte del viso, in seguito viene coinvolto anche il lato opposto. In altri casi, circa un terzo del totale, compaiono solo manifestazioni generiche a carico delle vie respiratorie. La guarigione avviene in 10-12 giorni. Di solito la parotite colpisce la fascia di età tra i cinque e quindici anni, ma anche gli adulti possono ammalarsi. Di solito fino a un anno di vita si è immuni e comunque la malattia è rara prima dei due anni.
Le complicanze sono fortunatamente rare. Solo in pochi casi può comparire una complicanza: la meningite sierosa e che, a dispetto del nome, si risolve nel giro di pochi giorni. L’orchite, ossia l’infiammazione dei testicoli si presenta nel 10-20% dei maschi dopo la pubertà, coinvolge tutti e due i testicoli in un sesto dei casi e regredisce solitamente entro 5-7 giorni. Il problema è che la metà di questi soggetti va incontro ad atrofia testicolare di grado variabile ma la sterilità vera e propria è un evento raro. Altra complicanza è la pancreatite, che comunque è reversibile. La perdita dell’udito si verifica solo in un caso ogni 20.000. Il trattamento è finalizzato soprattutto ad alleviare i sintomi, con analgesici e antipiretici. Per dare sollievo al dolore della masticazione, è opportuno seguire una dieta a base di alimenti morbidi e liquidi. Sarebbe bene evitare succhi di agrumi perché l’acidità può accentuare il fastidio dovuto all’infiammazione. Il sistema più sicuro per evitare di ammalarsi, soprattutto per i maschi, e quindi di andare incontro a disturbi della fertilità, è effettuare il vaccino. Si ricorda che è possibile immunizzarsi contro questa malattia con la cosiddetta vaccinazione MPR ossia Morbillo-parotite-rosolia, somministrata gratuitamente ai bambini nei primi anni di vita, è necessario un richiamo e così si è totalmente fuori dal rischio di ammalarsi.
Giorgia Andretti