L’aerosolterapia deve essere utilizzata solo se necessaria

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L’aerosolterapia deve essere utilizzata solo se necessaria

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L’aerosol è un apparecchio che nebulizza i farmaci e quindi trasforma in vapore i medicamenti utili per le affezioni delle vie respiratorie. Quanti libri letti insieme, quante storie raccontate, quanta musica ascoltata con il bambino per convincerlo a stare fermo per quei pochi minuti necessari al trattamento. Ebbene, forse in alcuni casi non sarà più necessario sottoporre il bambino a questo tipo di cura: non di rado, infatti, non è necessaria.

Efficace per asma e bronchiolite
Dell’inutilità e, quindi, dell’inefficacia dell’aerosol hanno parlato di recente i pediatri dell’Università degli Studi di Milano. Sembra infatti che nel nostro paese gli esperti dell’infanzia suggeriscano questo metodo per un gran numero di disturbi respiratori, compresi il semplice raffreddore e o tosse. Il medico non di rado consiglia l’aerosol quando vede che i genitori sono preoccupati per un disturbo del bambino e hanno paura che si trasformi in una complicanza. In realtà tosse e raffreddore si risolvono quasi sempre da soli, con qualche trattamento di supporto che non prevedrebbe nemmeno l’uso di farmaci. Al contrario, l’aerosol è utile nella bronchiolite, un’infezione che coinvolge le terminazioni dei bronchi e che è abbastanza frequente nel primo anno di vita. L’aerosol è necessario anche in caso di broncospasmo, un restringimento dei bronchi che causa difficoltà di respirazione al bambino. Infine, ci vuole per l’asma bronchiale, una forma di difficoltà respiratoria di origine anche allergica piuttosto frequente nei bambini. In questi casi, si utilizzano farmaci specifici che, nebulizzati con l’apparecchio per aerosol, curano e danno sollievo sul momento.

Come affrontare la tosse e il raffreddore
Il raffreddore e la tosse si affrontano in modo diverso: l’aerosol, anzi, in questi casi potrebbe essere controproducente perché essicca le mucose delle vie respiratorie, favorendo la comparsa di irritazioni. Prima di pensare all’aerosol è necessario effettuare la diagnosi corretta, distinguendo la tosse secca dovuta a una infiammazione passeggera dalla tosse legata a bronchiolite o asma. La semplice tosse si tiene sotto controllo proponendo al bambino liquidi caldi per umidificare le mucose e solo dopo i due anni di età, un po’ di miele nel latte o nelle tisane. Un ambiente con sufficiente umidità relativa dà grande sollievo. Il raffreddore, invece, si cura con una adeguata igiene nasale: è sufficiente effettuare tutti i giorni una pulizia con due gocce di soluzione fisiologica nelle narici, oppure, vaporizzando mattina e sera un po’ di acqua marina o termale, ricca di minerali che reidratano le mucose. L’aerosol può essere utile solo se il raffreddore è complicato da una sinusite: in questo caso può essere utile far arrivare in profondità nelle fosse nasali vapori di farmaci con cortisone o antibiotico. Deve però sempre essere il pediatra a consigliarlo.

Lina Rossi

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