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Gestire la febbre dei bambini in estate: consigli per i genitori

febbre estiva
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Durante il periodo estivo, la febbre può manifestarsi nei bambini anche in circostanze inattese come le vacanze. Le elevate temperature, l’umidità, e gli sbalzi termici tra ambienti climatizzati e l’esterno possono influenzare l’organismo delicato dei più piccoli. Inoltre, alcuni virus possono sopravvivere e diffondersi anche in estate, causando infezioni simil-influenzali. Trovarsi lontano da casa senza il pediatra di fiducia può complicare la gestione della situazione, ma ci sono misure che si possono adottare.

Contattare il pediatra per i più piccoli

È essenziale contattare un pediatra se la febbre del bambino supera i 38-38.5°C, specialmente nei neonati o bambini con pochi mesi di vita. Le infezioni come otiti o bronchiti sono comuni anche in estate e possono essere aggravate dal caldo e dall’umidità. Se si è in vacanza, è utile sapere che le località turistiche dispongono solitamente di pronto soccorso che può offrire assistenza immediata. Informarsi sul numero del servizio di continuità assistenziale locale, reperibile nelle farmacie, può essere di grande aiuto.

Gestione della febbre con i bambini più grandicelli

Per i bambini più grandi, se la febbre rimane tra i 38°C e i 38.5°C, è spesso possibile gestirla a casa. È importante creare un ambiente fresco e confortevole, evitando un’esposizione diretta all’aria condizionata. L’uso del paracetamolo è consigliato quando la febbre supera i 38°C, disponibile in diverse forme come sciroppo, gocce o supposte, quest’ultime utili nel caso di vomito. Offrire liquidi freschi ma non ghiacciati, come acqua, tè, spremute, e ghiaccioli, può aiutare a mantenere una buona idratazione. Il riposo è fondamentale: un bambino tranquillo e rilassato ha maggiori probabilità di recuperare rapidamente. Attività come la lettura di favole o racconti possono essere un ottimo passatempo rispetto a televisione e videogiochi.

Ripresa delle attività

Una volta passata la febbre, circa un paio  di giorni e sembra essersi ripreso bene, il bambino può gradualmente tornare alle sue normali attività, come giocare all’aperto o fare un bagno in mare, sempre con la dovuta prudenza. L’importante è monitorare lo stato generale di salute del bambino, prestando attenzione a sintomi come pallore, occhi cerchiati e dolori muscolari. In presenza di questi segnali o di febbre persistente, è consigliabile rivolgersi tempestivamente a un medico. La preparazione e la prontezza nel gestire simili episodi possono fare la differenza, permettendo a tutta la famiglia di godere al meglio il periodo delle vacanze senza preoccupazioni prolungate.

Rossi Lina

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