I geni sono sezioni di DNA che codificano una serie di elementi del nostro aspetto fisico, come ad esempio il colore degli occhi, i capelli lisci o ricci oltre al genere maschile o femminile. Oltre all’aspetto fisico esteriore, i geni codificano una serie di eventi metabolici interni come le malattie genetiche ed il carattere. L’epigenetica rappresenta l’insieme di eventi esterni ai geni in grado di intersecarsi tra loro fino ad attivarne non delle modifiche ma la loro attivazione o meno. Questi cambiamenti possono essere tramandati nelle famiglie.
I ricercatori stanno esaminando i cambiamenti epigenetici e il modo in cui influenzano la salute del singolo e quella dei loro discendenti. Ad esempio l’attività fisica riduce il rischio di alcuni tipi di cancro o avere il diabete durante la gravidanza porta ad avere un bambino in sovrappeso o con maggiori probabilità di contrarre il diabete una volta adulto. Altri eventi epigenetici sono: l’esposizione a sostanze chimiche utilizzate in alcuni pesticidi, alcune materie plastiche, sostanze ritardanti la fiamma e alcuni cosmetici che interagendo con i geni possono aumentare il rischio di sviluppare un cancro. Ancora, il fumo aumenta il rischio di asma e cancro ai polmoni. Tutti questi cambiamenti epigenetici e i loro effetti sulla salute possono essere trasmessi alle generazioni future. Man mano che imparano di più, i ricercatori iniziano a sviluppare farmaci che possono mirare ad alcuni cambiamenti epigenetici. Nel prossimo futuro gli operatori sanitari potrebbero essere in grado di eseguire test per cercare questi cambiamenti così da diagnosticarli e dare alle generazioni future il dono della buona salute.
Il corollario degli eventi che si inseriscono nei primi tre anni di vita di ognuno di noi, partecipano allo sviluppo della personalità di base. Solo per fare un esempio concreto, alla popolazione nativa americana riconosciuta come la più aggressiva, i Sioux, veniva applicata una pratica esasperante ai neonati maschi per sviluppare appunto la loro aggressività. Ai piccoli nativi era applicato l’allattamento prolungato fino ai tre anni, ma ogni volta che lo stimolo della fame si attivata con il pianto, venivano lasciati piangere fino all’esasperazione. Una volta attaccati al seno, ai piccoli venivano inflitti dei pugnetti sulla testa per disturbarne la soddisfazione del succhiare, dopo la tanta attesa. Oltre a questa pratica, il piccolo veniva staccato velocemente dal seno, così da provocare ulteriore pianto e rabbia. I Sioux, tra tutte le tribù native americane erano famose per essere state una delle popolazioni più aggressive in assoluto. L’aggressività è uno degli stati modificabile dall’epigenetica. Allo stesso modo dell’aggressività, l’epigenetica può modulare lo sviluppo della paura generalizzata o semplicemente la paura di perdere il controllo, come nel caso della sindrome agorafobica.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico Guidagenitori.it
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