Come riconoscere e curare la chetosi detta anche acetone

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Come riconoscere e curare la chetosi detta anche acetone

acetone nei bambini piccoli
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Pallore, malessere e l’inconfondibile odore di frutta troppo matura nell’alito e nelle urine: ecco i segnali dell’acetone, che spesso anticipano nausea e vomito. Genitori, non preoccupiamoci, l’acetone nei bambini è una manifestazione abbastanza frequente, il disturbo passa in fretta con semplici e adeguate terapie.  L’acetone è però causa di intenso malessere e causa disagio, nervosismo e pianto ai bambini. L’acetone può comparire a tutte le stagioni, ma il periodo invernale è particolarmente favorevole alla comparsa di questo disturbo. Lo stesso si può dire per le feste di Natale. Vediamo perché.

Acetone nei bambini, vediamo quali sono le cause

L’acetone, più correttamente detto acetonemia o chetosi, riguarda soprattutto i bambini più piccoli. Nei primi anni di vita, infatti, il metabolismo del corpo è più rapido e i più piccoli necessitano velocemente di energia pronta, sotto forma di zuccheri semplici. L’organismo dei bambini brucia velocemente tutti gli zuccheri introdotti con il cibo e, per produrre energia, è costretto ad attingere ad un’altra fonte: i grassi. Questi sono però molecole complesse e l’organismo le deve scindere in sostanze più semplici. Durante questo processo si creano tossine, i corpi chetonici, come l’acido acetoacetico e il 3-idrossi-butirrico, che creano una vera e propria situazione di intossicazione causando il malessere. L’acetone si presenta in tutti i casi in cui nell’organismo utilizza grandi quantità di grassi. Succede per esempio se il bambino non assume abbastanza zuccheri semplici o se segue un’alimentazione ricca di grassi. Il problema può anche comparire in concomitanza di malattie infettive, come l’influenza, perché aumenta da parte dell’organismo la necessità di zuccheri semplici per creare l’energia necessaria per ristabilirsi.

La diagnosi di acetone è semplice anche per i genitori

I sintomi dei chetosi o acetone: prima di tutto si avverte nell’alito del bambino il tipico odore di frutta troppo matura. In mancanza di questo aroma caratteristico e in presenza di nausea e vomito, è possibile ricorrere al test acquistabile in farmacia senza bisogno di ricetta. Il test è costituito da reagenti che si trovano all’estremità di strisce di plastica. I reagenti vanno bagnati con qualche goccia di urina del bambino e, nel giro di un minuto, compare una particolare colorazione che indica la presenza dei corpi chetonici e quindi l’acetone. Più il colore è scuro, maggiore è la quantità di corpi chetonici in circolo e, quindi, il disturbo è più accentuato. Il test è utile per capire se si tratta davvero di chetosi o se, invece, non potrebbe essere un problema di gastroenterite, soprattutto nel caso in cui compaia anche dissenteria.

Frutta e dieta leggera contro l’acetone

L’acetone è un malessere di risoluzione davvero semplice. È sufficiente garantire al bambino il carburante necessario, ovvero gli zuccheri ed eliminare, almeno per qualche giorno, gli alimenti grassi. Il piccolo dovrà quindi fare un piccolo sacrificio ed evitare di consumare salumi, formaggi, dolci a base di burro e cioccolato. Si tratta di alimenti che in ogni caso non sono adatti ai bambini troppo piccoli: è vero che fanno parte delle feste, ma la quantità va sempre e comunque controllata. Si possono invece proporre al bimbo bevande zuccherate come tè, spremute di agrumi, mele cotte e frutta in genere. Se l’appetito è conservato offrire fette biscottate con marmellata o miele, biscotti secchi, riso o pasta bolliti con un filo di olio. Benissimo anche le bevande a base di cola, sono ricche di zuccheri semplici e in grado di tamponare l’acidità gastrica. Dopo poco tempo, il piccolo si sentirà meglio. Se questo non succede, è bene rivolgersi al pediatra.

Lina Rossi

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