Niente dose di richiamo per bambini sotto i 12 anni mentre per i bambini di età superiore devono passare 4 mesi dal primo ciclo. Comunque a rispondere in modo chiaro ad alcune delle tante domande che in questi giorni assillano i genitori è un vademecum pubblicato sul portale della Società Italiana di Pediatria. Il vademecum è un aiuto in più per le famiglie che decidono di vaccinare i propri figli e illustra diversi scenari. Ecco le quattro situazioni-tipo.
La prima situazione è classica e si riferisce allo schema vaccinale completo: tra la prima e la seconda dose devono passare 21 o 28 giorni, a seconda che ci si vaccini con Pfizer o Moderna. La dose di richiamo – detta booster – può essere somministrata dopo 4 mesi ma solo per gli over 12.
Se un ragazzo ha avuto il Covid, la prima dose va fatta entro i 6 mesi dall’infezione e comunque non oltre 12 mesi dalla guarigione. In seguito dopo 4 mesi, solo per gli over 12, si fa il richiamo. Se, invece, sono trascorsi più di 12 mesi dall’infezione allora si segue lo schema vaccinale classico: prima dose, seconda dopo 21 o 28 giorni e richiamo, solo per over 12, dopo 4 mesi.
Se l’infezione viene contratta dopo aver effettuato la prima dose di vaccino, ci sono due possibilità: se si risulta positivi entro il tredicesimo giorno dall’inoculazione allora la seconda dose viene somministrata entro 6 mesi dall’infezione e la dose di richiamo, per gli over 12, può essere inoculata dopo 4 mesi. Il secondo caso è quello in cui si risulti positivi al virus dopo 14 giorni dalla prima dose e prima della seconda: in questo caso la dose di richiamo viene somministrata dopo 4 mesi, sempre per gli over 12.
L’ultimo scenario è quello in cui si contrae il virus dopo aver effettuato entrambe le dosi di vaccino ma prima di effettuare il richiamo. In questo caso il booster, sempre per quanto riguarda i soggetti di età superiore ai 12 anni, viene somministrata dopo 4 mesi.
Giorgia Andretti
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