Bambini e farmaci: attenzione alle dosi, la prudenza non è mai abbastanza

Case dei fumatori di sigarette come le grandi città per inquinanti tossici
30 Ottobre 2014
Allattare al seno: almeno fino a sei mesi, meglio ancora fino a un anno
3 Novembre 2014

Bambini e farmaci: attenzione alle dosi, la prudenza non è mai abbastanza

Condividi sui social

Uno ogni otto minuti: sono gli errori che i genitori degli Usa commettono quando somministrano un farmaco a un bambino. Lo afferma uno studio del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, in Ohio, pubblicato da Pediatrics. I ricercatori hanno utilizzato i dati del registro nazionale degli avvelenamenti tra il 2002 e il 2012, trovando una media di 63mila segnalazioni l’anno pari a 27 errori medici ogni 10mila bambini, un quarto dei quali sotto l’anno di età. La maggior parte delle segnalazioni riguarda bambini a cui è stato offerto per errore due volte lo stesso farmaco. Gli antidolorifici sono i medicinali coinvolti più spesso, seguiti da quelli per tosse e raffreddore.

Attenzione con bambini e farmaci
È invece essenziale prestare la massima attenzione quando si propone un qualsiasi farmaco a un bambino. I piccoli, soprattutto i neonati, hanno un organismo più delicato rispetto a quello degli adulti e possono essere soggetti a reazioni di vario tipo, da quelle allergiche fino a vere e proprie forme di avvelenamento legate proprio all’eccessiva somministrazione. Quindi, prima di somministrare ai più piccoli medicine di qualsiasi genere, è necessario tenere presenti alcuni accorgimenti. È importante consultare sempre il pediatra prima di somministrare a un bambino qualsiasi medicina, anche se si tratta di un farmaco che il piccolo ha già assunto in precedenza senza accusare disturbi. Il foglietto illustrativo di un farmaco va sempre letto con molta attenzione, per non commettere errori sulla dose da somministrare, sulla frequenza di assunzione, su quanti giorni è possibile assumere il farmaco stesso. È opportuno evitare di somministrare assieme a un farmaco latte o altri alimenti, a meno che non si sia assolutamente certi che sia possibile farlo, è bene avere il parere del pediatra o, almeno, del farmacista. Per la dose di gocce, sciroppi e altro è importante utilizzare solo i dosatori che si trovano nella confezione del medicinale, non altri strumenti come i cucchiai da cucina: la quantità è diversa e quindi si potrebbero verificare effetti secondari.

Precauzioni anche con gli OTC
Le stesse precauzioni vanno adottate sia nel caso dei farmaci che si possono acquistare solo dietro presentazione di ricetta medica, come succede, per esempio, nel caso degli antibiotici sia per i cosiddetti OTC – Over The Counter – cioè sopra il bancone, vale a dire i farmaci da banco che possono essere acquistati senza ricetta medica. Infatti, proprio il fatto che non necessitino di prescrizione può indurre i genitori a somministrare i farmaci con leggerezza, aumentando la dose o la frequenza di assunzione. Questo può esporre al rischio di una intossicazione. Alcuni farmaci, poi, non possono proprio essere dati ai più piccoli: è un esempio quello dei mucolitici che, secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, non vanno somministrati ai bimbi sotto i due anni di età, per la capacità di drenaggio del muco bronchiale ancora limitata, a causa delle caratteristiche anatomiche delle vie respiratorie. Per quanto riguarda invece le altre medicine, è indispensabile attenersi alla dose, evitando di fare in modo approssimativo, anche se si è abituati. Anche usare il cucchiaino come dosatore è un errore: si deve sempre utilizzare il tappo dosatore con le tacche, la siringa senza ago o il contagocce. Per evitare le doppie somministrazioni, si può ricorrere ad adesivi o post-it da applicare sull’armadietto, come pro-memoria da gettare via subito dopo che il farmaco è stato somministrato.

Lina Rossi

Registrati o Accedi

Lascia un commento