Gli antibiotici sono stati i farmaci più innovativi nella ricerca medica dopo i vaccini, sono alleati indispensabili nelle malattie batteriche come le otiti medie, le broncopolmoniti e in altre infezioni serie ma sono sempre e comunque dei farmaci. La competenza nella loro prescrizione è solo ed esclusivamente del medico perché hanno i loro effetti collaterali, alcuni noti altri ancora in fase di rilevazioni, altri ancora appena accertati. Per queste motivazioni vanno assunti solo ed esclusivamente in caso di accertata necessità.
Antibiotici e aumento di peso
L’ultima sorprendente scoperta arriva dal più lungo e vasto studio condotto fino a oggi sull’assunzione di antibiotici durante l’infanzia. L’indagine è stata condotta dalla John Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora ed è stato pubblicato sull’International Journal of Obesity. Gli esperti hanno passati in rassegna i dati raccolti al computer relativi a prescrizioni mediche e ad altre informazioni per oltre 142.000 bambini e ragazzi di età compresa tra i tre e i 18 anni di età. I dati sono stati paragonati con informazioni sul peso di ogni soggetto e sulle modificazioni del peso stesso. E’ risultato che i bambini più in sovrappeso erano anche quelli che, durante l’infanzia, avevano assunto più antibiotici. Inoltre, questi chili erano anche i più difficili da smaltire. Secondo gli esperti, il collegamento tra aumento di peso e uso frequente di antibiotici è legato al fatto che questi farmaci hanno effetti nocivi sulla flora batterica, l’insieme dei miliardi di batteri buoni che popolano l’intestino e che svolgono un ruolo essenziale per la salute dell’uomo. L’assunzione esagerata di antibiotici, probabilmente interferisce e stimola la modificazione del microbiota influenzando il metabolismo degli alimenti. Il risultato è un consumo minore delle calorie e un maggiore assorbimento di grassi e calorie.
Farmaci solo se indispensabili
Del resto è noto che basta un unico ciclo di antibiotici per indurre modifiche nella flora batterica di una persona. Spesso si hanno tra gli effetti collaterali: dolori addominali, dissenteria e stipsi, al punto di consigliare cure a base di fermenti lattici o di probiotici per tornare a sentirsi bene e risolvere i problemi intestinali. Si può quindi immaginare quanto siano maggiori i danni causati quando gli antibiotici sono assunti più volte nel corso di una stagione: oltre alla temibile antibiotico-resistenza, la reazione dei batteri per rendere inefficaci le molecole degli antibiotici, c’è anche quella di ingrassare troppo. È quindi sempre bene chiedere al medico o al pediatra se è davvero necessario prendere gli antibiotici. Questi farmaci oggi purtroppo si assumono anche per disturbi contro i quali sono del tutto inefficaci, come l’influenza o la tosse. Un ulteriore errore facilmente commesso è quello di sospendere la somministrazione dell’antibiotico in caso di bronchite è che non appena la febbre scende senza aspettare i sette giorni canonici. Il batterio responsabile delle varie infezioni per essere davvero sconfitto deve vedere azzerata la sua vitalità e questo si ottiene solo dopo sette giorni dalla prima assunzione del farmaco specifico, in caso contrario, può tornare più forte di prima. Insomma, gli antibiotici vanno usati con criterio e intelligenza: solo così possono essere davvero utili.
Giorgia Andretti