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Macchie bianche sui denti, cosa rappresentano

macchie sui denti
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Si parla di – denti di gesso – quando sulla superficie dentaria in alcuni bambini compaiono macchie bianche o più chiare. Un tempo si pensava che questo sintomo fosse dovuto all’assunzione, in gravidanza, di fluoro. A parere dei ricercatori potrebbe essere coinvolta una sostanza, l’albumina, che entra in contatto con i tessuti del bambino in una fase delicate del suo sviluppo.

Aumento del rischio carie

Le macchie bianche sono dovute all’ipomineralizzazione dei denti, un disturbo spesso definito: denti di gesso. Ad essere colpiti sono i bambini; 1 su 5 e potrebbe essere una contaminazione con l’albumina, una proteina che si trova nel sangue e nel tessuto che circonda il dente. Questa anomalia dello smalto non è solo una questione di tipo estetico: infatti, aumenta di 10 volte il rischio di carie e può causare lesioni ai denti, dolore, carie e talvolta anche ascessi e problemi ortodontici. Nonostante sia un disturbo molto diffuso, non è ancora chiaro quali siano le cause delle macchie bianche. Lo studio si è concentrato sull’ipomineralizzazione a carico dei molari, la forma denti di gesso più diffusa. Secondo i ricercatori il problema si innescherebbe quando lo smalto in via di sviluppo viene contaminato dallalbumina.  Questo può avvenire anche come conseguenza di una impercettibile ferita che si verifichi in concomitanza di comuni disturbi dell’infanzia, come una semplice febbre.

Il ruolo dell’albumina nelle macchie sui denti

Secondo gli esperti dell’Università di Melbourne, che hanno studiato il problema, l’albumina penetra occasionalmente nei punti deboli, legandosi ai cristalli dello smalto bloccandone la crescita. Non è quindi una questione sistemica, ma locale. Questa scoperta permette di correggere 40 anni di dogmi medico-dentali, portati ad associare il problema alle cellule difettose al momento della formazione dello smalto. Questo non spiegava, tuttavia, perché la gessosità colpisse solo uno o pochi denti nella bocca di un bambino. Secondo i ricercatori, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevenire il disturbo dell‘ipomineralizzazione, tuttavia questo nuovo filone di ricerca potrebbe un giorno eliminare circa la metà della carie infantile, insieme ai suoi preoccupanti costi per le persone e la società colpite. Nel frattempo, se si hanno i denti di gesso è essenziale curare con ancora più attenzione l’igiene dentaria, sottoponendo il bambino a visita ogni sei mesi e assicurandosi che lavi i denti due, meglio tre volte al giorno. Devono essere limitati il più possibile gli alimenti dolci e acidi, che svolgono un’azione corrosiva su denti già molto delicati.

Lina Rossi

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