

L’importanza di somministrare fluoro ai neonati e ai bambini piccoli deriva dal potenziale del minerale nel prevenire la carie dentale. Questa indicazione rispecchia la scuola di pensiero che indicava nel fluoro la prevenzione delle carie dei denti in auge negli anni cinquanta. Il fluoro è un minerale che, realmente può aiutare a rafforzare lo smalto dei denti, rendendoli più resistenti all’attacco degli acidi prodotti dai batteri della placca dentale, che altrimenti potrebbero portare alla formazione di carie. Il beneficio non si limita alla prevenzione della carie, ma protegge anche da infezioni, perdite di denti e patologie orali particolarmente dolorose. Sono però noti anche danni conseguenti a fluorosi: alterazioni nello smalto e, negli adulti soggetti ad eccessi di introduzione prolungati, osteosclerosi, danni alla colonna vertebrale e ginocchio valgo. Oggi ancora si procede con la profilassi a base di fluoro, ma non in tutte le aree nel nostro paese, vediamo il perché.
La somministrazione di fluoro ai neonati e ai bambini piccoli deve essere attentamente valutata e personalizzata dal pediatra. Infatti, una eccessiva esposizione al fluoro, la fluorosi, può causare danni, come abbiamo già detto. Tradizionalmente, il fluoro viene assunto attraverso l’acqua potabile fluorizzata alla fonte e l’uso di dentifrici al fluoro. Questo ultimo presidio per assumere fluoro, deve essere supervisionato da un adulto, per assicurarsi che il bambino non ingerisca troppo dentifricio. Per questo motivo nei bambini è bene non utilizzare nessun dentifricio, né con l’aggiunta di fluoro ne privi del minerale. I pediatri oggi prescrivono il seguente schema profilattico del fluoro:
Le raccomandazioni possono variare a seconda la presenza di diversi fattori, inclusa la quantità di fluoro presente naturalmente nell’acqua potabile della zona in cui si vive. Per esempio nella zona dei Castelli Romani, provincia di Roma, le acque sono particolarmente ricche in fluoro, potrebbe quindi non essere necessario o consigliabile somministrare supplementi di fluoro. Si stima che la media nazionale di fluoro contenuta nelle acque sia di circa 1 mg/l. Questo forse spiega la carenza di provvedimenti e normative riguardanti l’aggiunta di fluoro nelle acque potabili. È importantissimo consultare un pediatra o un dentista pediatrico per ricevere consigli personalizzati sulla salute dentale del proprio bambino e sull’eventuale necessità di integrare la sua dieta con il fluoro.
L’integrazione di fluoro è necessaria nei bambini allattati esclusivamente al seno, mentre quelli allattati artificialmente potrebbero non averne bisogno. Il livello del fluoro contenuto nei latti ricostituiti è basso, ma l’acqua per la diluizione del latte, se abbastanza fluorurata potrebbe non rendere necessaria l’integrazione del minerale. A disposizione ci sono altri metodi di somministrazione del fluoro, come ad esempio: applicazioni topiche periodiche di fluoro da parte del dentista, sciacqui della bocca quotidiani o settimanali con collutorio contenente fluoro e l’uso di dentifrici contenente fluoro, in caso di prolungato allattamento al seno materno. I genitori che scelgono di offrire le merendine dolci ai bambini dovrebbero tener conto della solubilità degli zuccheri, infatti questi vengono trattenuti dentro o attorno ai denti sciogliendosi lentamente formando il sub-strato alla placca. Sarà bene scegliere alimenti in base alla concentrazione di carboidrati contenuti.
Dott. Giuseppe Baviera
Medico chirurgo, Pediatra
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