Le bevande estive rinfrescanti spesso includono agrumi o sedano, è necessario essere consapevoli che alcuni composti vegetali sono fotosensibilizzanti, ovvero, rendono la pelle estremamente sensibile alla luce solare provocando reazioni infiammatorie oltre che arrossamenti iperpigmentazioni strane della pelle. Questa reazione anomala prende il nome di fitofotodermite, o dermatite da contatto con piante fotosensibilizzanti, è una reazione cutanea e si verifica quando la pelle entra in contatto con certe sostanze presenti in alcune piante e successivamente viene esposta alla luce solare o ad altre fonti di luce ultravioletta.
I composti chimici responsabili della fotosensibilità sono principalmente le furanocumarine o furocumarine, un gruppo di composti chimici naturali che si trovano in alcune piante. Esistono diverse tipologie di furanocumarine, tra cui il psoralene e l’angelicina, ciascuna con diverse proprietà. La loro principale caratteristica è di sensibilizzare la pelle e altre strutture biologiche alla luce UV. Quando la pelle entra in contatto con le furanocumarine e successivamente è esposta alla luce solare, può verificarsi una reazione fotosensibilizzante che può portare a dermatiti, vesciche, e iperpigmentazione.
Le piante responsabili di questo evento sono:
Quando le furanocumarine penetrano nella pelle, la successiva esposizione ai raggi UV provoca una reazione che può danneggiare le cellule cutanee. Cosa fare se sono state consumate bevande e cibi contenenti il principio attivo?
Ovviamente è bene evitare il contatto con piante note per contenere furanocumarine, soprattutto in giornate con alta esposizione solari.
La maggior parte delle reazioni negative al sole provocano scottature che colpiscono tutte le aree della pelle esposte alla luce solare. Al contrario, la fitofotodermite è una reazione innescata specificamente dalle sostanze chimiche presenti sulla pelle, quindi solo la pelle colpita da tali tossine reagisce in modo anomalo quando esposta alla luce. La reazione può apparire sotto forma di striature insolite, gocce o come impronte digitali o impronte di mani. La formazione dell’impronta delle mani è comune nei bambini perché se un adulto ha le sostanze chimiche sulle mani e applica la crema solare sul bambino o tocca la sua pelle, la reazione apparirà solo in quelle aree. I sintomi di solito si sviluppano entro 24-48 ore dall’esposizione alla luce solare.
La prevenzione come al solito è la procedura migliore da osservare
Genitori e operatori di assistenza all’infanzia dovrebbero assicurarsi che i bambini si lavino accuratamente le mani e il viso o anche le braccia e gambe se mangiano alimenti che contengono le furanocumarine prima di uscire all’aperto. Altra precauzione negargli di bere o mangiare agrumi quando fuori il sole è bello alto.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico Guidagenitori.it
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